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Ultima puntata del 2021 di Random la cultura on-line nuova format TV web in multi streaming che ci ha fatto compagnia tutti i giovedì sera.
In questa spumeggiante diretta, Ludovico Gippetto, ideatore e conduttore di Random, si è collegato da remoto con tanti ospiti delle scorse puntate per parlare di quello che si è vissuto nel 2021 e di quello che ci si augura sia il 2022. Eccone alcuni:
Giovanni Puglisi “2021 doveva essere l’anno dei cambiamenti, sia dal punto di vista sanitario che politico, in cui si sarebbe dovuto raggiungere un equilibrio mondiale, ma, per l’Italia e non solo, nel 2022 ci saranno tante scadenze da affrontare: dal Presidente della Repubblica alla segreteria generale della NATO, dalla presidenza della Commissione Europea e tanti altri”.
Lillo Fiorello “l’augurio è che il Parlamento elegga una delle persone più autorevoli possibili, perché in questo momento l’Italia ha bisogno di autorevolezza anche dal punto vista internazionale”.
Da Bergamo si è collegato Monsignor Guido Dellavite che ha ricordato il prezzo che ha pagato questa città specialmente nella prima ondata di Covid sottolineando che “le ferite si riaprono vedendo riaumentare i contagi, ma che c’è voglia di rinascere”.
L’assessore Sergio Marino, “per il 2022 il Comune di Palermo deve guardare i più deboli, deve essere sempre più vicino alle persone che hanno bisogno. Noi abbiamo cercato di farlo in tutti i modi e credo bisognerebbe anche guardare all’amministrazione e alla comunità e fare di più di quello che si è fatto. Nessuno si vuole nascondere dietro le criticità di una città che è difficile da amministrare, però, per avviare il cambiamento, bisogna guardare il buono che si è fatto poiché sono la base per costruire, anche cambiando il passo”.
Valeria Li Vigni “invito tutti a visitare la grande mostra in corso, nello splendido monumento dell’Arsenale della Marina Regia di Palermo, dedicata alla figura di Sebastiano Tusa ed il suo impegno per la Soprintendenza del mare. Auguro che il 2022 sia un anno migliore dove riusciamo a cooperare meglio essere tutti più vicini e più solidali perché, secondo me, ci manca tanto questo senso di condivisione e di collaborazione”.
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