Sono cinque gli operai morti nell’incidente sul lavoro avvenuto a Casteldaccia, nel Palermitano. Un sesto è stato trasportato all’ospedale Policlinico di Palermo, dopo essere stato intubato.
Secondo una prima ricostruzione i sei operai di una ditta privata stavano effettuando alcuni lavori in una condotta fognaria, e non quindi in una cisterna di vino come si era inizialmente ipotizzato, per conto dell’Amap, la società che gestisce gli impianti idrici e fognari a Palermo. Secondo quanto fa sapere l’azienda municipalizzata, i lavori lungo la Strada Statale 113 sono stati predisposti a seguito delle ripetute segnalazioni degli ultimi giorni sulle anomalie della rete fognaria, nel tratto tra l’intersezione con via della Rotonda e la stazione di sollevamento denominata “Vini Corvo”. I lavori che prevedevano la messa in quota dei pozzetti e la disostruzione con ausilio di autospurgo, sono stati avviati il giorno 29 aprile e sono proseguiti sino ad oggi.
Gli operai erano nove in tutto, impegnati in alcuni lavori di manutenzione. Ad un certo punto alcuni di loro hanno cominciato ad accusare malori, verosimilmente a causa di una intossicazione da idrogeno solforato che provoca irritazioni alle vie respiratorie e soffocamento.
Uno di loro è riuscito a uscire dall’impianto e a dare l’allarme; altri sei sono rimasti intrappolati e sono svenuti a causa delle esalazioni. A soccorrerli sono stati i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno provato a rianimarli sul posto.
Sei operai sono dipendenti della ditta Quadrifoglio group srl di Partinico (PA). Un settimo operaio sarebbe un interinale dell’Amap. Questi i nomi delle cinque vittime sul lavoro avvenuta a Casteldaccia: Epifanio Alsazia, 71 anni, contitolare della Quadrifoglio Group, era di Partinico (PA), così come Ignazio Giordano, di 57 anni. Giuseppe Miraglia, 47 anni, era originario di San Cipirello (PA), mentre Roberto Raneri, 51 anni, di Alcamo (TP). Giuseppe La Barbera è il lavoratore interinale dell’Amap.
Sono quattro invece gli operai sopravvissuti. Uno di loro è ricoverato in ospedale in terapia intensiva al Policlinico di Palermo: Domenico Viola, di 62 anni, di Partinico. Le sue condizioni sarebbero gravi. Gli altri tre sono Giovanni D’Aleo, Giuseppe Scavuzzo, 39 anni e Paolo Sciortino, 35 anni. Il primo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Policlinico, gli altri due al pronto soccorso di Termini Imerese. Le loro condizioni non destano preoccupazioni.
Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Palermo Girolamo Bentivoglio Fiandra ha confermato che a uccidere le vittime sono state esalazioni di idrogeno solforato e ha escluso che ci sia stato un crollo all’interno delle fognature: “Se fossero state prese tutte le precauzioni del caso tutto questo non sarebbe successo. Nella vasca la concentrazione dell’ idrogeno solforato, gas che si forma dalla fermentazione dei liquami, era 10 volte superiore ai limiti massimi“, ha aggiunto Bentivoglio che ha spiegato che l’allarme, dato alle 13:48 al numero unico del pronto intervento, è stato girato al 118 e poi ai vigili del fuoco che in un quarto d’ora hanno mandato sul posto quattro squadre di cui una di volontari. “Il nostro personale è intervenuto immediatamente – ha spiegato il comandante – e ha recuperato prima le vittime che erano nella vasca e poi i tre che erano adagiati sulla soletta”.
L’Amministratore unico di Amap, Alessandro Di Martino ha raggiunto il luogo dell’incidente assieme al sindaco di Palermo Roberto Lagalla e al direttore dell’azienda, Giovanni Sciortino. “A nome di tutta l’azienda, desidero esprimere il più sincero cordoglio alle famiglie dei lavoratori coinvolti in questa tragedia”. Il presidente di Amap Alessandro Di Martino in merito all’incidente afferma: “Secondo quanto hanno accertato i soccorritori nessuna delle vittime indossava la mascherina di protezione. L’odore era tale – aggiunge – che non è comprensibile come non si siano protetti“.
AGGIORNAMENTI:
Ore 16:30 – Tre delle vittime, svenute per le esalazioni all’interno delle vasche di sollevamento della rete fognaria e poi decedute a Casteldaccia sono state recuperate dai sommozzatori dei vigili del fuoco. L’Amap, a corto di personale, da anni ha ormai esternalizzato alcuni servizi e utilizza o operai di ditte private o lavoratori interinali in attesa di terminare le procedure di concorso per nuove assunzioni pendenti dal 2022.
Ore 16:36 – Alcuni parenti dei cinque operai morti a Casteldaccia (PA) sono arrivati nel luogo della tragedia sul lavoro. Gli operai stavano lavorando alla rete fognaria a pochi metri dall’azienda vinicola Duca di Salaparuta.
Ore 16:44 – Sul luogo della strage sul lavoro a Casteldaccia è appena arrivata l’assessore regionale al Lavoro Nuccia Albano. Sul posto anche il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto e il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio.
Ore 17:07 – È appena arrivato il medico legale nel luogo della strage sul lavoro.
Ore 17:17 – Sono morti uno dietro l’altro calandosi in un tombino dell’impianto fognario. E’ questa la prima ricostruzione della strage sul lavoro. Dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sono calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l’allarme. Quattro vittime sono operai della Quadrifoglio di Partinico, il quinto è un lavoratore interinale dell’Amap.
Ore 17:31 – Oltre ai cinque morti, un ferito grave e un illeso ci sono altri due operai rimasti coinvolti nell’incidente a Casteldaccia. Hanno riportato ferite lievi e sono stati trasportati negli ospedali di Termini Imperese e al Policlinico.
Ore 17:52 – I segretari generali di Cgil Cisl Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e per la segreteria Uil Sicilia Ignazio Baudo, che annunciano cosi la prima reazione dei sindacati confederali, che sarà lo sciopero generale per le prime quattro ore ad inizio turno dei lavoratori del territorio palermitano per la giornata di domani, e un sit in che si terrà contestualmente dalle 9 davanti la Prefettura in via Cavour a Palermo.
Ore 19:05 – Arrivano alla spicciolata, accompagnati dalle forze dell’ordine, i familiari delle vittime dell’incidente. La strada, la Statale 113, luogo dell’incidente è una via stretta con villette e costruzioni basse ai lati. La zona è presidiata da Carabinieri e Polizia.
Ore 19:33 – Gli agenti della squadra mobile che stanno indagando sulla strage di Casteldaccia si trovano in via Milano a Partinico nella sede della Quadrifoglio Group srl, la società dove lavoravano quattro degli operai. Si stanno acquisendo documenti e le informazioni sui dipendenti. Le indagini sono coordinate dalla procura di Termini Imerese.