Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, è voluto intervenire in prima persona sui luoghi della movida per far ragionare i cittadini assembrati a San Leone.
Appresa la notizia degli assembramenti, dopo esser stato avvertito dal prefetto di quanto stava succedendo, il primo cittadino si è recato a piazza Giglia e ha cercato di sensibilizzare i giovani, che sostavano nell’area, sul rispetto delle norme anti-Covid.
“Ho fatto il buon padre di famiglia, il medico e anche il sindaco questa sera nei luoghi della Movida di San Leone”, dichiara il sindaco.
“Vi ho trovato una pattuglia della Polizia Municipale e insieme a loro ho spiegato ai ragazzi i rischi di quegli assembramenti, che non sono solo le multe salate, ma la possibilità di trasmettersi inconsapevolmente il virus e di portarlo in casa ai genitori o ai nonni, che essendo più cagionevoli di salute possono finire in ospedale se non morire. Ho ricordato che oggi siamo al record assoluto con 116 contagiati e ho detto loro di evitare queste situazioni che portano solo a far aumentare il numero di persone ammalate se non decedute. Hanno la maturità per capire e adeguarsi”, racconta.
“In caso contrario si procederà con la mano pesate: blitz, multe e denunce. E questo non per punire, ma nell’interesse della popolazione“, conclude il sindaco.