L’intervento del ministero dell’Agricoltura per le aziende agricole siciliane colpite dalla siccità è un primo aiuto concreto rispetto a una situazione drammatica, ma la Regione resta inattiva sull’emergenza di oggi e deve fare di più. Lo fa sapere il presidente di Coldiretti Sicilia Francesco Ferreri, in merito all’annuncio del ministro Francesco Lollobrigida sullo stanziamento di fondi per sostenere l’agricoltura isolana.
“Siamo pronti alla mobilitazione perché qui servono subito acqua e fieno – afferma Ferreri – la Regione deve capire che è a rischio la sopravvivenza di aziende e animali, non possiamo aspettare i tempi della burocrazia“. A causa della mancanza di pioggia la produzione di grano siciliano rischia l’azzeramento, con cali che vanno già, a seconda del territorio, fino al 70%. E a rischio ci sono anche ortaggi, frutteti e altri cereali. Ma è l’allevamento a rappresentare l’emergenza tra le emergenze, sottolinea Coldiretti, con centinaia di stalle rimaste senza cibo e acqua, con il concreto pericolo di veder morire migliaia di mucche e pecore e disperdere un lavoro trentennale portato avanti sul patrimonio genetico.