Il 23 maggio, gli Agenti della Squadra Mobile di Ragusa e quelli del Commissariato di Comiso hanno proceduto al fermo di un sedicenne di nazionalità tunisina, in atto affidato ad una Comunità per minori stranieri non accompagnati di Comiso, in quanto gravemente indiziato del reato di violenza sessuale nei confronti di una donna di 33 anni.
Nello specifico, nelle prime ore del pomeriggio di giovedì scorso il giovane, dopo aver notato la donna all’interno della villa comunale di Comiso ha iniziato a seguirla indirizzando nei confronti della stessa insistenti avances sessuali. La donna, percepito il pericolo, cercava di allontanare il giovane straniero e aumentava il passo per far perdere le proprie tracce.
Il minorenne, noncurante dei rifiuti e delle richieste di aiuto da parte della vittima, con una mossa fulminea bloccava la donna costringendola a subire atti sessuali, in particolare baciandola sulla bocca, palpeggiandole i seni e alzandole la gonna. Le urla disperate della vittima attiravano un passante che si portava in suo soccorso e metteva in fuga il giovanissimo cittadino tunisino.
Gli agenti iniziavano serrate e mirate ricerche del soggetto nelle zone interessate dall’evento delittuoso che portavano in breve tempo al rintraccio del giovane che, nel frattempo, si era anche cambiato i vestiti al fine di eludere le indagini e il suo rintraccio. In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza e del concreto pericolo di fuga il cittadino di nazionalità tunisina è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto da parte della Polizia Giudiziaria e su disposizione dell’Autorità Giudiziara competente è stato condotto presso il Cpa di Catania.