“Gli interventi recentemente annunciati dal Governo Regionale, con l’assegnazione di voucher per l’acquisto di fieno, se da un lato rispondono ad una esigenza giusta, pur se molto parziale, sono dall’altro però certamente ben lontani dal rispondere alle reali esigenze del mondo agricolo e agroalimentare siciliano“. Dichiara in una nota Confcooperative Fedagripesca Sicilia.
“Il provvedimento ministeriale che stanzia 20 milioni di euro è tardivo e insufficiente. Serve una maggiore elasticità nelle misure Ocm, per una gestione più flessibile dei diritti di impianto e della ristrutturazione dei vigneti, un sostegno per l’accesso al credito, coinvolgendo banche di prossimità come le Bcc. Urgente una moratoria bancaria. Non è un caso se alle scadenze di fine maggio, a partire dal pagamento degli f24, molti imprenditori non hanno potuto assolvere“.
Confcooperative Fedagripesca Sicilia, che raggruppa cooperative del settore agricolo, vitivinicolo, agrumicolo, frutticolo e zootecnico, le quali associano parte molto significativa degli agricoltori siciliani, sollecita per questo motivo al Presidente della Regione, Renato Schifani, l’adozione dei provvedimenti immediatamente operativi contro l’Emergenza Siccità in Sicilia già suggeriti al Governo attraverso la piattaforma già trasmessa al Governo ufficialmente.
In particolare il presidente di Confcooperative Fedagripesca regionale, Nino Accetta e il delegato per le questioni agricole, Alessandro Chiarelli rilanciano la richiesta di intervenire subito sui sei punti individuati nella piattaforma citata, ed in particolare, Sicilia zona rossa, credito alle imprese, applicazione elastica della Pac, misure di contrasto alla siccità, sostenibilità integrata e moratoria sui mutui.
Per questa Confcooperative Fedagripesca sollecita nuovamente la convocazione di una riunione urgentissima dalla quale possano venire segnali reali e concreti alle cooperative siciliane che rischiano danni ingenti che si ripercuoteranno sui soci agricoltori con la perdita significativa di opportunità di commercializzazione del prodotto e la messa a repentaglio della stessa sopravvivenza delle oltre 142 mila imprese agricole attive in Sicilia.