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Bonus turismo 2024, in arrivo aumenti in busta paga: a chi spetta e come fare domanda

sabato 8 Giugno 2024

La legge di Bilancio, come rende noto l’Agenzia della Entrate, ha confermato anche per quest’anno il bonus turismo, un’agevolazione che ha l’obiettivo di far fronte alle carenze di personale e garantire allo stesso tempo la stabilità occupazionale del comparto turistico.

Le agevolazioni, che riguardano la detassazione del lavoro festivo e notturno, si estendono fino al 30 giugno 2024. In cosa consiste questa agevolazione?

Si intende, dunque, un trattamento integrativo speciale, ovvero un credito fiscale, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario. I lavoratori turistici riceveranno più soldi in busta paga “recuperandoli”, mediante compensazione, dal risparmio sulle tasse. Per l’anno in corso il Governo ha stanziato 81,1 milioni di euro e con la circolare n.5-E pubblicata il 7 marzo 2024, ha divulgato le regole per l’applicazione e il calcolo del bonus turismo 2024. Con la risoluzione 26.E del 20 maggio 2024, invece, l’Agenzia ha reso noto il codice tributo da usare per la fruizione della misura.

In una regione, come la Sicilia, che vive di turismo, un agevolazione di questo tipo è fondamentale per garantire ogni tipo di servizio.

A chi è rivolto?

Il bonus turismo spetta ai lavoratori dipendenti di aziende private del settore turistico e ricettivo, inclusi gli stabilimenti termali, titolari di reddito di lavoro dipendente, di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2023, a 40.000 euro. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, con la Circolare n. 26 del 29 agosto 2023, che per la definizione di lavoro notturno e di lavoro straordinario occorre far riferimento al Decreto Legislativo n. 66 del 2003. In esso viene definito:

  • lavoro straordinario, prestato oltre l’orario normale di lavoro;
  • periodo notturno, di almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino;
  • lavoratore notturno, ovvero qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga almeno 3 ore del suo tempo di lavoro giornaliero impiegato in modo normale. Oppure, è qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai Ccnl. Infine, è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga, per almeno 3 ore, lavoro notturno per un minimo di 80 giorni lavorativi all’anno. Tale limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale.

Questo tipo di agevolazione viene riconosciuta direttamente dal datore di lavoro, proprio su richiesta del dipendente del settore privato. E come viene calcolato?

Il bonus turismo 2024 si calcola sulla retribuzione lorda riferita esclusivamente alle prestazioni rese nel periodo compreso dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024. Il datore di lavoro può:

  • erogare il trattamento integrativo speciale a partire dalla prima retribuzione utile, ma in questo caso comprendendo nella stessa anche le quote di trattamento integrativo riferite a mesi precedenti non ancora erogate;
  • erogare il trattamento in commento anche successivamente alla scadenza del 30 giugno ma comunque entro il termine di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno;
  • indicare nella certificazione unica, relativa al periodo d’imposta d’interesse, il trattamento integrativo speciale erogato al lavoratore.

Al fine di consentire il recupero da parte dei datori di lavoro delle somme erogate, gli stessi possono utilizzare l’istituto della compensazione. Il recupero in compensazione del trattamento erogato al lavoratore deve avvenire mediante l’utilizzo dei servizi telematici messi a disposizione proprio dall’Agenzia delle Entrate.

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