“Appena leggerò il dispositivo vedremo cosa ci sia da fare, ma non credo che questo cambi nulla sui progetti di uno stabilimento che finalmente si è avviato sulla strada giusta“. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando la sentenza della Corte costituzionale che, nell’ambito del sequestro degli impianti di depurazione di Priolo Gargallo, ha dichiarato illegittime le misure temporanee oltre i 36 mesi, contenute nell’apposito decreto, che impongono la prosecuzione dell’attività.
“Priolo – ha aggiunto – è il primo caso davvero grave in cui siamo stati costretti a intervenire. Tutti credevano che non ci saremmo riusciti. L’Isab non ha chiuso un giorno, abbiamo trovato la soluzione che ha permesso a questa importante azienda italiana di poter continuare a produrre per la filiera della chimica e quindi dell’industria del nostro Paese così importante e significative“.