La Procura di Termini Imerese ha aperto un fascicolo contro ignoti, quindi senza indagati, per omicidio colposo sulla morte del detenuto tunisino di 29 anni, Chiheb Hamrouni, trovato senza vita nella sua cella due giorni fa. Il sostituto Giacomo Barbara ha disposto l’autopsia che sarà eseguita domani, alle 17, all’istituto di Medicina legale di Palermo.
L’uomo era tra i principali imputati nel processo scaturito dall’indagine “Scorpion Fish” della guardia di finanza coordinata dalla Dda su un presunto traffico migranti e contrabbando di sigarette estere del giugno 2017. Lo scorso 4 giugno, la seconda sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo gli aveva ridotto la pena da 7 anni e 4 mesi di carcere a sei anni e sei mesi. Per l’autopsia, chiedendo l’accertamento delle cause della morte del detenuto, il pm Giacomo Barbara ha nominato come periti i medici legali Antonina Argo e Ginevra Malta, dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo.
Il carcere di Termini Imerese ha notificato l’atto con cui viene fissata la data dell’autopsia anche al difensore di Chiheb Hamrouni, l’avvocato trapanese Fabio Sammartano, che aveva reso noto la notizia della morte in carcere del suo assistito che, ha ricordato, “aveva da poco reso importanti dichiarazioni nell’ambito di altre indagini della Dda palermitana in materia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando transnazionale di tabacchi lavorati“