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Caro navi, inizia lo sciopero. Bloccati i principali porti siciliani

martedì 7 Gennaio 2020
autotrasportatori

Inizia il blocco dei porti di Catania, Palermo e Termini Imerese.

La protesta, organizzata dal movimento dei Forconi e dall’Aias, è stata indetta a seguito dell’aumento del tariffario del trasporto marittimo.

LA DIRETTIVA IMO 2020

Il tutto nasce dalla direttiva europea IMO 2020, che ha costretto gli armatori a servirsi di una tipologia di carburante che contenga l’85% in meno di ossidi di zolfo. Questa operazione si è tradotta in un aumento spropositato dei costi per gli armatori, scaricato sull’utenza.

A Catania diverse decine di aderenti alle varie associazioni di categoria, stanno presidiando l’ingresso Darsena del porto, vicino la zona del Faro Biscari.

Non si hanno al momento notizie di rallentamenti o di blocchi del traffico.

LE DICHIARAZIONI

A sostegno dei lavoratori si pone anche il deputato regionale dell’UDC Vincenzo Figuccia: “Oggi alle ore 11 sarò presente al Porto di Palermo per dare tutta la mia solidarietà agli autotrasportatori siciliani che da settimane vivono una situazione insostenibile. Il caro biglietti imposto dalle compagnie di trasporto marittimo, si ritorce esclusivamente contro di loro, penalizzando e paralizzando l’intero sistema siciliano che conta 111.675 aziende di autotrasporto“.

La cosa assurda è che se sino a fine dicembre dello scorso anno il biglietto di sola andata costava circa 1000 euro, adesso ammonta addirittura a 1200 euro. Il rincaro, come se non bastasse è aggravato dall’inasprimento della Direttiva europea che obbliga tutte le navi a ridurre le emissioni di ossido di zolfo dell’85%. Un abbattimento che per la lavorazione dei combustibili fa schizzare il prezzo“.

I super burocrati di Bruxelles decidono ancora una volta per le nostre piccole realtà economiche come quella degli autotrasportatori senza le quali l’economia regionale si blocca. Ciò che è sotto gli occhi di tutti rappresenta un fatto grave che impone la ricerca determinata di una soluzione“.

Duro il commento dell’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, il quale ha indetto una riunione che le associazioni di categoria: “Il Governo nazionale ha ritenuto di non invitare la Regione Siciliana e i rappresentanti regionali degli autotrasportatori al tavolo che si svolge oggi, a Roma, sugli aumenti del costo del trasporto marittimo“.

Abbiamo dunque indetto per oggi alle 17.30, nella sede dell’Assessorato alle Infrastrutture a Palermo, una riunione straordinaria della Consulta regionale dell’Autotrasporto. Valuteremo, assieme ai rappresentanti della categoria, le iniziative da intraprendere sui pesanti rincari dei biglietti che l’autotrasporto sta subendo, colpo durissimo per uno dei settori più strategici per l’economia siciliana“.

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