L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, comunica che personale Ingv in campo ha osservato una intensificazione dell’attività effusiva sulla Sciara del fuoco, prodotta da due bocche alla quota di 485 m slm e che la colata, ben alimentata, raggiungendo la linea di costa ha formato un piccolo delta lavico, attualmente in espansione.
Il flusso lavico, venendo contatto con l’acqua del mare provoca la formazione di una nube di vapore. Si osserva altresì il rotolamento di blocchi lavici incandescenti che, cadendo in mare provocano piccole esplosioni freatiche e modeste oscillazioni della superficie dell’acqua. L’ampiezza media del segnale sismico si è mantenuta stabile su valori medio-bassi sino alle ore 10:25 Utc circa, quando ha mostrato un picco su valori medi. L’analisi dei sismogrammi continua ad evidenziare un basso livello di attività essenzialmente caratterizzato da segnali legati ai continui episodi di rotolamento di rocce.
Dal tardo pomeriggio di ieri si registrano anche eventi di bassa energia, ben visibili alla stazione sismica STRA, con un picco in frequenza intorno ai 5-6 Hz, su cui si sta attualmente indagando.
Le analisi dei dati di deformazione del suolo non evidenziano variazioni al di fuori delle oscillazioni del rumore ambientale e di fondo sulle reti di monitoraggio.