La crisi idrica in Sicilia non arretra di un passo, la dispersione d’acqua supera il 50% e a questo problema si aggiunge un’altra questione altrettanto grave che affligge diverse realtà territoriali. Interi paesi rimasti a secco di risorsa idrica per giorni: la siccità e la mancanza di piogge alle quali si accompagna un clima sempre più torrido.
Tuttavia, la Regione ha già messo in atto un preciso piano di interventi per contenere i disagi dei cittadini e delle strutture ricettive, considerata l’alta stagione e il turismo che continua, per fortuna, ad invadere l’Isola. E’ chiaro che il tema dell’approvvigionamento e della distribuzione dell’acqua è prioritario e non può essere ulteriormente procrastinato, ma rispetto all’assenza di acqua e di interventi efficaci a lungo termine il governo regionale non è immobile di fronte all’emergenza.
“C’è una interlocuzione con la Cabina di Regia perennemente – ha detto l’assessore regionale ai Rifiuti e ai servizi di pubblica utilità Roberto Di Mauro -. Stiamo facendo una serie di interventi, il caso più difficile è ad Agrigento, ma abbiamo assicurato che entro il 16 agosto entreranno in rete ulteriori 150 litri di acqua al secondo. Per oggi pomeriggio è stata fissata una cabina di regia per stabilire il da farsi e per incrementare la risorsa idrica. Stiamo facendo il possibile attraverso uno specifico piano di interventi e di razionalizzazione. Dovremmo mantenere la copertura finanziaria. La crisi è stata conclamata due mesi fa, abbiamo messo in atto diverse iniziative e aspettiamo di prendere i frutti. Un lavoro che stiamo facendo in tutte le altre realtà provinciali, non solo ad Agrigento”.
E’ necessario mitigare le perdite. Al momento l’acqua viene prelevata dai pozzi, ma una parte significativa si disperde nel sottosuolo. Rinnovare le reti idriche e collegare le aree non ancora servite non sarà esattamente una passeggiata.
“La manovra ter è messa in bilancio con una serie di argomenti a scadenza importanti e necessari, che come governo abbiamo proposto e poi approvati dalla commissione Bilancio. Il parlamento ha voluto inserire una serie di somme di spesa che erano funzionali per il territorio e il governo Schifani è venuto incontro alle esigenze espresse anche dall’Ars”. Questa mini finanziaria estiva rappresenta “un momento anche di risposte alle sollecitazioni dei comuni”.
Il riferimento è rivolto anche all’emergenza rifiuti che ha toccato i Comuni gravati dalla responsabilità di contenere con le proprie casse gli aumenti dei costi sostenuti per il trasferimento dei rifiuti all’estero. “Abbiamo preso un impegno per un valore di 50 milioni di euro e lo abbiamo rispettato e in più lo abbiamo implementato di ulteriori 5 milioni come sostegno agli enti locali che hanno affrontato l’emergenza rifiuti, in testa le Province di Messina, Siracusa e Catania. Un incremento dei costi importante e la Regione ha fatto uno sforzo straordinario”.
Nel programma del governatore siciliano Renato Schifani c’è la realizzazione dei termovalorizzatori, strumenti che consentiranno alla Regione di intervenire in maniera definitiva, già finanziati con 800 milioni del Fondo di sviluppo e coesione, senza dimenticare l’altra necessità di implementare altri impianti per il trattamento dei rifiuti con l’obiettivo di aumentare la percentuale della raccolta differenziata.
“Dopo la scelta dei siti- nella zona industriale di Catania e a Bellolampo – continueremo l’attività istruttoria, ma adesso la cosa da fare con una certa urgenza sarà quella relativa al bando di gara per la progettualità. Ci sono dei tempi tecnici che vanno rispettati e non si possono ridurre a pochi giorni”, ha chiarito Di Mauro.
Il punto è capire, inoltre, se da qui al prossimo futuro l’acqua basterà per soddisfare le domande e le esigenze di tutti a partire dagli utenti domestici a quelli commerciali e pubblici.