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I dati Ivass

Rc auto ma quanto mi costi? Rincari record delle polizze a Enna, Catania e Palermo

venerdì 9 Agosto 2024

Le tariffe Rc auto continuano a salire nonostante la frenata dell’inflazione e l’assenza di elementi che determinino maggiori costi in capo alle compagnie di assicurazioni. In Sicilia gli aumenti record, rispetto alla media nazionale nel periodo giugno 2023- giugno 2024, riguardano in particolare Enna, Catania e Palermo. 

 

 

Lo afferma Assoutenti, commentando i dati dell’Ivass secondo cui a giugno 2024 il prezzo medio della Rc auto è di 403 euro, in aumento su base annua del 6,2% in termini nominali e del 5,4% in termini reali.

Ad aprile e maggio la crescita nominale annua era stata rispettivamente del 7,9% e del 6,8%.

“Le tariffe Rc auto salgono nonostante l’inflazione scenda e non si registri un incremento della incidentalità nel nostro Paesespiega il presidente Gabriele MellusoNumeri che cozzano con i dati record fatti registrare dalle imprese assicuratrici nell’ultimo anno, con gli utili delle compagnie che hanno raggiunto quota 8 miliardi di euro, in crescita del +249% rispetto all’anno precedente”.

 

 

PREZZO MEDIO DELLE POLIZZE: I DATI

 

 

Enna
Enna

Ancora una volta Napoli, con un prezzo medio di 583 euro (in salita dai 580 euro di maggio), si conferma la provincia italiana dove l’Rc auto costa di più, seguita da Prato (574 euro) e Caserta (517 euro). A seguire ci sono Pistoia (497), Firenze (487), Massa Carrara (485), Lucca (474), Genova e Roma (464).

Il costo più basso è invece a Enna (290), Potenza (301), Oristano (306), Pordenone (311), Biella (317), Aosta (319), Vercelli (325), Gorizia (326).

 

 

 

RINCARI NELLE CITTA’: AUMENTI IMPORTANTI A ENNA, CATANIA E PALERMO

 

Se però si considera l’aumento percentuale annuo, Roma è la città con le polizze più rincarate, in aumento del 9,3% su giugno 2023.

traffico a pallavicinoTra le città che hanno subito il rincaro più alto, dopo Roma, ci sono Enna, Cagliari e Catania (+8,30%). E sopra il 7% ci sono anche Campobasso, Genova, Lecco, Brescia, Palermo, Rovigo, Treviso, Barletta, Sassari, Viterbo, Udine. Il premio annuale maggiore si paga a Napoli (583 euro), Prato (574), Caserta (517), Pistoia (497), Firenze (487), Massa Carrara (485), Lucca (474), Genova e Roma (464). Il costo più basso è invece a Enna (290), Potenza (301), Oristano (306), Pordenone (311), Biella (317), Aosta (319), Vercelli (325), Gorizia (326).

Anche l’anno scorso il rincaro era stato record: +6,80% sul 2022, con un premio medio salito a 380 euro. Mentre nel 2022 c’era stato un calo (-2,40%), che aveva portato il premio medio a 356, dai 365 euro del 2021.

 

 

CODACONS: IN DUE ANNI TARIFFE +14%, AUMENTO DI 50 EURO A POLIZZA

 

“Le tariffe Rc auto continuano a salire in modo del tutto ingiustificato realizzando una stangata complessiva da +1,65 miliardi di euro in capo agli automobilisti italiani”. Lo afferma il Codacons, commentando i dati diffusi dell’Ivass.

“A partire dalla seconda metà del 2022 i prezzi delle polizze hanno iniziato a crescere, portando il premio medio a giugno 2024 a quota 403 euro, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ivass. – spiega il Codacons – Questo significa che in poco più di due anni le tariffe Rc auto hanno subito un rincaro complessivo del 14,1%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 403 attuali, con un aumento di ben 50 euro a polizza”.

“Sono incrementi che non appaiono giustificati dall’aumento della incidentalità in Italia, e che cozzano con la situazione economica delle compagnie di assicurazioni per le quali la dotazione patrimoniale si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa, secondo i dati diffusi poche settimane fa dalla stessa Ivass. Rincari che, considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, hanno determinato nell’ultimo biennio una stangata complessiva da +1,65 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani”, conclude il Codacons.

 

UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI: “SERVE UN’INDAGINE CONOSCITIVA DELL’ANTITRUST”

 

polizze, assicurazioni, rc auto,“Rialzo ingiustificato e immotivato. Quanto al rallentamento del rincaro tendenziale di giugno rispetto ad aprile e maggio è solo un’illusione ottica, considerato che è normale, dopo mesi di continui incrementi, che gli aumenti si ridimensionino, avendo già raggiunto i premi rc auto dei livelli, in valore assoluto, insostenibili. L’importo medio di 403 euro è una batosta, un record che non si aveva dal giugno del 2019 quando era pari a 406 euro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori in merito ai dati pubblicati dall’Ivass.

“In alcune città, poi, il salto è addirittura stratosferico, come a Roma dove si sfiora il 10% (+9,3%). Una disparità territoriale, se si considera che a Isernia la crescita è solo dell’1,3%, che non è certo spiegabile con una diversa incidentalità e sulla quale andrebbe aperta un’indagine conoscitiva da parte dell’Antitrust conclude Dona.

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