Walter Ricciardi, professore alla Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, che alla Dire spiega l’impatto della crisi di governo sulla campagna vaccinale. Intanto si profila un coinvolgimento nella conduzione della campagna anche della Protezione civile, a cui Ricciardi guarda con favore.
“Non è un caso che il presidente della Repubblica abbia parlato dello sforzo per vincere la pandemia come primo obiettivo per il nostro Paese, anche ora che è in un momento di transizione e in cerca di un governo. Essere uniti, avere una leale collaborazione tra Stato e Regioni è la prima cosa per portare avanti una campagna vaccinale straordinaria e in maniera coordinata. Non è possibile attuare un piano dei vaccini con l’ordinaria amministrazione di un governo facente funzione e con 21 sistemi regionali diversi“.
“Non solo Protezione Civile ma anche Esercito, non solo per la logistica ma per l’organizzazione. Lo sforzo richiesto è immenso, il coinvolgimento dei militari può essere utile. C’è comunque bisogno di leadership, di una catena di comando, della logistica e dei vaccinatori”.
E se con questa crisi e la formazione di un nuovo governo salteranno alcuni ruoli di primo piano anche al ministero della Salute, Ricciardi risponde che “il ministro Speranza ha operato bene, lavorando con anima e cuore, quindi se dovesse non essere più incaricato al dicastero che si continui almeno nel suo solco, incrementando però le energie che servono in questa fase. Fermo restando che Speranza dovrebbe rimanere al suo posto“.