“Il nuovo soggetto giuridico che nascerà dalla fusione tra Banca Popolare Sant’Angelo e Banca Agricola Popolare di Ragusa, fondato su una solida cultura di banca popolare, una rete di sportelli complementare e un’integrazione efficace delle risorse umane e tecnologiche, possiede tutti i requisiti necessari per garantire una trattativa sindacale win-win”.
Lo dichiara la rappresentanza sindacale FABI che il 9 agosto ha partecipato al primo incontro tra le delegazioni aziendali di Bapr e Bpsa con le organizzazioni sindacali, il primo passo fondamentale del processo di integrazione tra le due popolari siciliane.
“La nostra priorità sarà il benessere del personale, affinché tutti i dipendenti del nuovo soggetto giuridico possano trarre piena soddisfazione da questo processo di integrazione. – spiega FABI – Per entrare nel vivo della trattativa bisognerà aspettare il 9 settembre perché i termini previsti dalla normativa di legge e di Contratto sono stati sospesi sino all’8 settembre 2024”.
La nuova realtà bancaria che nascerà dalla fusione si distinguerà per un’elevata complementarietà nella rete distributiva, che conterà 106 filiali, di cui 23 provenienti da Bpsa. L’organico complessivo sarà di 902 risorse, inclusi i 183 provenienti da Bpsa. La FABI, prima organizzazione sindacale in entrambi gli istituti, era rappresentata da Giuseppe Scelta (nella foto), delegato dalla segreteria nazionale. Per la Bapr erano presenti il segretario OdC Antonio Oliveri, insieme a Domenica Santino e Filippo Restuccia, mentre Bpsa era rappresentata da Dario Liotta coordinatore, e Fausto Cambiano.
Nel corso dell’incontro la delegazione aziendale ha rassegnato i dati principali della nascente banca popolare. In particolare, l’applicazione di ‘nuovo modello Ragusa’ e la connessa riorganizzazione. L’operazione nasce nel febbraio di quest’anno, quando la Banca Popolare Sant’Angelo (Bpsa) ha manifestato tramite Prometeia la richiesta di interesse, seguita dalla presentazione di un’offerta vincolante da parte della Banca Agricola Popolare di Ragusa (Bapr). Questa offerta si è concretizzata a giugno con l’approvazione formale del progetto di fusione e le successive autorizzazioni regolamentari di Vigilanza.