L’Etna colpisce ancora. A distanza di poche settimane dall’ultima eruzione, Catania questa mattina si è risveglia sommersa nuovamente dalle cenere. Una condizione tale da costringere persino l’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” a dirottare diversi voli in direzione Palermo.
Il grido d’allarme è stato colto dal Codacons che prontamente ha richiesto al ministro per la Protezione civile Nello Musumeci la dichiarazione dello stato di calamità. “Non si può resistere a quanto ancora oggi accaduto su Catania. La cenere dell’ Etna ha ricoperto le strade e ha determinato l’ennesima chiusura dell’ aeroporto. È necessario – afferma Francesco Tanasi, segretario nazionale – un intervento governativo urgente per dare un aiuto concreto alla città e alla sua provincia. La cenere provoca pericoli alla circolazione stradale e alla salute degli abitanti oltre che notevoli problemi ai voli in arrivo e in partenza. E’ di fatto uno stato di calamità che deve essere ufficializzato da un apposito intervento del governo nazionale. Il Codacons – conclude – richiede pertanto al ministro Musumeci di avanzare l’ istanza al prossimo consiglio dei ministri“.