Sessanta milioni di euro. A tanto ammonta il tesoretto attualmente destinato all’avanzo vincolato 2024 del Comune di Palermo. La cifra potrebbe essere ancora soggetta a variazioni e verrà ufficializzata con ogni probabilità dopo l’approvazione del rendiconto 2023. Atto su cui Palazzo delle Aquile è stato commissariato nelle scorse settimane dagli uffici dell’assessorato regionale alla Funzione Pubblica. Il via libera definitivo sul documento economico-finanziario è atteso entro la fine della settimana. Prima c’è infatti da ufficializzare la surroga all’interno del gruppo consiliare del PD fra Giuseppe Lupo e Salvo Teresi. Un passaggio burocratico necessario ai lavori d’aula. Dopodichè, il presidente Giulio Tantillo potrà convocare il Consiglio Comunale per gli altri atti all’ordine del giorno. Il rendiconto è un documento tecnico ma fondamentale non solo a rispettare le scadenze imposte dal piano di riequilibrio ma anche e soprattutto a sbloccare futuri investimenti per la città, come quelli relativi all’avanzo vincolato.
Al momento, la lista delle opere finanziabili con i fondi dell’avanzo vincolato è una bozza. Un documento in itinere su cui la maggioranza del sindaco Roberto Lagalla deve trovare una sintesi definitiva. Di riunioni ce ne sono state già un paio. L’ultima è stata ad agosto, poco prima di congedare il Consiglio Comunale per le vacanze estive. Presenti tutti i capigruppo di maggioranza e i presidenti delle varie commissioni consiliari. Un ulteriore incontro era previsto per lunedì 19 agosto, anche se lo stesso è stato rinviato a data da destinarsi. Prima di andare avanti, bisognerà espletare questo passaggio. Dopodichè, ci sarebbe un’indicazione del sindaco a confrontarsi con le opposizioni per valutare ulteriori progetti meritevoli di finanziamento. Da capire se tali “consigli” saranno o meno recepiti dal centrodestra, anche se la precedente esperienza dell’avanzo vincolato 2023 suggerisce che qualche implementazione potrebbe esserci.
Priorità ad accordi quadro e ad opere dotate di progettazione esecutiva
Rispetto alle previsioni iniziali, che parlavano di fondi disponibili per 51 milioni di euro, c’è stato un ulteriore allocamento di risorse di oltre 10 milioni di euro. Soldi utili a finanziare progetti di varia natura: dall’urbanistica al centro storico, passando per impianti sportivi e politiche ambientali. La voce che registra il maggior numero di investimenti è quella dei lavori pubblici, per un importo complessivo da oltre 28 milioni di euro. La lista, lo ripetiamo, è una bozza suscettibile di cambiamenti. Anche se, all’interno della maggioranza, vede già un percorso di massima tracciato.
“Come Fratelli d’Italia – commenta il presidente della II Commissione Antonio Rini – abbiamo posto l’accento sul fatto che l’avanzo vincolato non deve essere un libro dei sogni ma che invece bisogna dotarsi di una programmazione procedurale seria al fine di avviare il maggior numero di progetti possibili entro il termine ultimo del 31 dicembre 2024“. Secondo indiscrezioni, verrà data precedenza al finanziamento degli accordi quadro in essere (come quelli relativi all’illuminazione pubblica e alla manutenzione stradale). Capitoli che necessitano soltanto dei fondi per potere andare avanti. Dopodichè, toccherà alle opere pubbliche dotate di progettazione esecutiva. Infine, verranno valutate le ulteriori proposte, posto che per potere sfruttare i fondi bisogna mandare tutto a gara entro e non oltre il 31 dicembre 2024. Paletto, quest’ultimo, fermo ed invalicabile da un punto di vista burocratico.
C’è chi però ritiene la lista delle opere al momento finanziate manchevole sotto molteplici aspetti. “E’ frustrante e deludente constatare che ancora una volta nel potenziale di questo denaro da gestire l’amministrazione comunale non abbia trovato neanche un’opera su cui investire per dare respiro alla città – sottolinea l’esponente di “Oso” Giulia Argiroffi -. Solo manutenzione, di cui Palermo, lo sappiamo tutti, ha enorme bisogno, ma vorremmo meritare anche il respiro di una prospettiva. Niente è previsto per i due poli scolastici dimenticati, niente per la Favorita e niente per il parco Cassarà. E soprattutto ancora una volta niente è previsto per la pianificazione del territorio, lasciando alla discrezionalità quel ruolo che storicamente garantisce il sacco mai finito e su cui evidentemente anche questa amministrazione comunale vuole speculare”.
La bozza di avanzo vincolato: come sono attualmente distribuiti i fondi
Al momento, il pozzo da cui pescare per l’avanzo vincolato conta liquidità per poco più di 61 milioni di euro. Di questi, circa 5 milioni di euro verranno destinati ad opere di urbanistica, settore di competenza dell’assessore Maurizio Carta. All’interno dell’elenco sono attualmente previsti circa 800.000 euro per acquisto autoveicoli e allestimenti/donazioni; 2,5 milioni per i bandi del centro storico relativi agli avvisi 5-6 (ovvero alla ristrutturazione degli edifici con priorità a quelli dei residenti); 600.000 euro per la manutezione straordinaria della chiesa di Santa Maria del Sabato (uno spazio da adibire a sinagoga); 500.000 euro per il mercato dell’usato dell’Albergheria; 700.000 euro per l’ammodernamento della segnaletica stradale; 800.000 euro per il progetto PRIMUS, ovvero un programma di mobilità dolce portato avanti da Amat.
A queste risorse si dovrebbero aggiungere i 3,4 milioni di euro da destinare ad interventi per la riqualificazione del centro storico. Circa 1 milione verrebbe allocato per l’arredo urbano e dotazioni stradali quali dissuasori e new jersey (strumenti fondamentali per delimitare le aree pedonali); 1 milione per la manutenzione di immobili comunali; 500.000 euro per la messa in sicurezza del porticato di piazzale Ungheria; 900.000 euro per gli attraversamenti pedonali di via Roma
E ancora: politiche ambientali, edilizia scolastica e beni confiscati
Scorrendo la lista, si trovano circa 8 milioni di euro da investire per le politiche ambientali, ambito sotto la diretta egida dell’assessore Pietro Alongi. La maggior parte, circa 7 milioni di euro, sarebbero destinati ad interventi di rigenerazione e manutenzione straordinaria dell’alberatura a rischio e di correzione dei danni provocati alle sedi stradali dagli apparati radicali, mentre 1 milione di euro verrà per il potenziamento dei mezzi della protezione civile, cantiere municipale e relativi allestimenti. A queste risorse si aggiungerebbero circa 150.000 euro da destinare a Reset per l’acquisto beni durevoli.
Sono 2 invece i milioni di euro al momento piazzati sull’edilizia scolastica. Di questi, 275.000 euro sarebbero previsti per la manutenzione straordinaria antincendio dei plessi scolastici; 275.000 euro euro per l’adeguamento sismico asili e scuole; 1 milione per il servizio di manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici a servizio dei plessi scolastici ed asili nido di proprietà o pertinenza del Comune di Palermo; 150.000 per la manutenzione straordinaria degli ascensori installati negli edifici scolastici; 300.000 per contributi alle scuole. All’area del Patrimonio (al momento di competenza diretta del sindaco Roberto Lagalla), potrebbero essere diretti circa 9,5 milioni di euro. Di questi, 6 milioni di euro dovrebbero andare alla rifunzionalizzazione dei beni confiscati da adibire a magazzini e uffici.
Impianti sportivi: ci sono anche i soldi per lo stadio Renzo Barbera
Sempre nell’area del Patrimonio, è previsto al momento un fondo di circa 3,5 milioni di euro per finanziare i lavori già in corso allo stadio Renzo Barbera. Vicenda di cui IlSicilia.it si è occupata nelle scorse settimane. Al momento, a pagare il conto è il Palermo calcio, in attesa che da Palazzo delle Aquile saldino il conto. Un pacchetto di lavori che prevede al momento la riqualificazione delle torri farro dell’impianto di viale del Fante, la sostituzione dei seggiolini, gli interventi sulla tribuna (tra cui la realizzazione di un’area hospitality), il rifacimento dei bagni e la funzionalizzazione dell’impianto acustico e di videosorveglianza. All’interno degli investimenti sull’area dei Lavori Pubblici (che conta fondi per circa 28 milioni di euro), sarebbero previsti interventi anche per altri impianti sportivi.
Di questi, 2,4 milioni andrebbero ad integrare le risorse disponibili per i lavori alla piscina comunale di viale del Fante, mentre altri 500.000 euro dovrebbero essere destinati alla riqualificazione dei campi sportivi ex OPIAN dello Zen. All’interno della bozza, c’è poi spazio anche per il progetto della nuova pista di ciclismo su pista al Velodromo. Una struttura attesa da oltre dieci anni, ovvero da quando la struttura chiuse i battenti a causa della necessità di eseguire interventi di manutenzione. Opere concluse lo scorso anno ma che non hanno visto la riqualificazione della struttura più importante, ovvero proprio la pista di ciclismo. Sulla stessa, c’è un progetto voluto e realizzato dalla Federciclismo e dotato alla città. I lavori dovrebbero costare circa 1,5 milioni di euro, anche se sullo stesso c’è da superare alcune resistenze burocratiche.
Strade, marciapiedi, illuminazione pubblica e beni pubblici
Come riportato sopra, l’ala che avrà con ogni probabilità il maggior numero di risorse da spendere è quella dei Lavori Pubblici dell’assessore Salvatore Orlando. Figura dell’Amministrazione Lagalla che ha dimostrato di riuscire a mandare a gare opere che in passato si davano per perse, come ad esempio quelle relative allo svincolo di Brancaccio, al ponte Corleone o al ponte Oreto.
Nella lista dei desidere dell’Amministrazione Lagalla per l’avanzo vincolato 2024, sono al momento allocati 9 milioni di euro per l’integrazione dell’accordo quadro su riqualificazione strade e marciapiedi; 2 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di immobili comunali; 1 milione di fondo rotazione progettazione; 3 milioni per interventi di manutenzione e ristrutturazione di edilizia residenziale pubblica; 250.000 euro per interventi di manutenzione degli impianti elettrici; 2,5 milioni per realizzazione della bretella della cittadella della polizia a Boccadifalco; 500.000 euro per la metanizzazione; 1 milione per l’illumninazione; 2 milioni per l’eliminazione dei tappi di Palermo; 600.000 euro per la riqualificazione del mercato ortofrutticolo.
La prevenzione degli allagamenti
Grande spazio è per il momento destinato al tema della prevenzione degli allagamenti e dei danni causati dalle piogge. A tal propostio, nella bozza di avanzo vincolato sono previsti circa 250.000 per interventi di manutenzione straordinaria degli impianti idrico-fognari; 550.000 euro per la manutenzione dei canali Boccadifalco e Celona; 430.000 euro interventi di dissesto idrogeologico di via Ruffo di Calabria. Infine, 500.000 euro sono al momento destinati all’edilizia pericolante per interventi di protezione civile e 150.000 euro per l’esecuzione diretta di piccoli lavori di manutenzione straordinaria ed acquisto beni durevoli. Fondo quest’ultimo capiente fino a 3 milioni di euro.