La società armatrice del Bayesian, il veliero affondato una settimana fa a Porticello, sta lavorando al piano per il recupero del relitto, che si trova a 49 metri di profondità, nelle acque di Porticello, adagiato sul lato destro.
Nel serbatoio del relitto vi sarebbero circa 18 mila litri di carburante; la priorità sarà innanzitutto lo smaltimento della sostanza che potrebbe avere effetti inquinanti se dovesse fuoriuscire dall’imbarcazione. Andrebbe quindi completamente svuotato il serbatoio del relitto.
Il secondo passaggio, potrebbe essere la messa in sicurezza della barca per proseguire ad un piano dettagliato per il suo recupero.
Una volta svuotato il serbatoio e stilato un piano la società armatrice lo presenterà alle autorità per ottenere il permesso per procedere alla rimozione della Bayesian, operazione che potrebbe richiedere diverse settimane. La società, ha comunque dato piena disponibilità ed è in contatto in queste ore con le autorità italiane per portare a compimento il recupero del relitto.
La società ha successivamente puntualizzato che il suo ruolo è quello di “yatch management” e precisa che, in quanto tale, si occupa della gestione del veliero e non ha la qualifica di armatore. Il Bayesian risulta di proprietà della Revton Ltd, una società con sede nell’isola di Man che fa capo ad Angela Barcares, la moglie del magnate Mike Lynch.
La nota della società Camper & Nicholsons, “yatch management” del Bayesian
La società Camper & Nicholsons, “yatch management” del Bayesian, in una nota chiarisce il proprio ruolo nella vicenda dell’affondamento del veliero avvenuto il 19 luglio scorso a Porticello, esprimendo al contempo preoccupazione “per una erronea ricostruzione dei fatti che hanno causato la tragedia e per la natura speculativa di alcune informazioni”.
“Al contrario di quanto pubblicato da alcuni media, Camper & Nicholsons sta agendo solo – sottolinea la nota – come service provider e non come società armatrice dello yacht. Non è dunque coinvolta nelle operazioni di estrazione del carburante né di recupero del relitto dello yacht: queste operazioni sono gestite dalla società di recupero”.
“In ogni caso – prosegue la nota -, Camper & Nicholsons sta fornendo la massima assistenza a tutti i soggetti coinvolti in queste operazioni. La priorità della società ora è supportare i superstiti, lavorando in collaborazione con le autorità locali, e fornire assistenza ai membri dell’equipaggio per garantire il ritorno in patria e alle loro famiglie”.
Camper & Nicholsons parla poi dei resoconti provenienti da varie fonti sulla vicenda del Bayesian, “alcuni dei quali forniscono un’erronea ricostruzione dei fatti e delle circostanze che hanno causato la tragedia”. E precisa di essere “preoccupata per la natura speculativa delle informazioni che stanno circolando al momento. Queste presunzioni non solo forniscono una percezione sbagliata delle circostanze reali ma possono anche ostacolare le indagini ufficiali”. “Camper & Nicholsons – conclude la nota – è totalmente impegnata nel favorire una completa e fattuale comprensione delle cause dell’incidente e a contribuire agli sforzi investigativi attualmente in corso. Di uguale importanza per la società è tutelare il rispetto e la privacy delle vittime, dell’equipaggio e degli ospiti del Bayesian. Queste considerazioni sono per la società fondamentali anche in questi momenti difficili”.
L’equipaggio è ancora in hotel a Santa Flavia: nessuna partenza per oggi
Si trovano ancora nell’hotel Domina-Zagarella, a Santa Flavia (Palermo), i componenti dell’equipaggio del Bayesian, affondato otto giorni fa a mezzo miglio dalla costa di Porticello. Nessuna partenza è prevista per oggi e al momento non ci sarebbe alcuna indicazione per domani. Sarebbero in corso alcuni approfondimenti rispetto agli interrogatori fatti ieri dalla Procura di Termini Imerese che sta indagando sul naufragio.
La dichiarazione dell’ex comandante del Bayesian Stephen Edwards
Il portellone sul lato sinistro “al 100% non era aperto”; con un’inclinazione di 45 gradi e i bocchettoni della sala macchine aperti, la barca può avere “seri problemi” e “inizia a imbarcare acqua”; non c’era obbligo di tenere la deriva mobile abbassata; con un cambio repentino delle condizioni meteo, l’equipaggio aveva un “tempo breve per reagire”. Con un intervento su Linkedin, l’ex comandante del Bayesian Stephen Edwards prova a ricostruire quanto avvenuto la notte del naufragio. Davanti alle coste di Porticiello, aggiunge l’uomo che ha comandato il veliero dal 2015 al 2020, il Bayesian è andato “oltre i suoi limiti operativi”.
AGGIORNAMENTO SULLE OPERAZIONI
Ore 17:20 – Terminate le operazioni Sar, dopo il naufragio del veliero Bayesian, la Guardia costiera sta conducendo un’attività di monitoraggio ambientale sul luogo dell’affondamento, per scongiurare eventuali fuoriuscite di idrocarburi provenienti dallo scafo.
Le operazioni sono eseguite con l’impiego di mezzi navali della Guardia costiera e con prelievi di campioni effettuati sulla colonna d’acqua in prossimità del relitto dai sommozzatori dei nuclei Subacquei Guardia costiera di Napoli e Messina, con l’ausilio del veicolo subacqueo a controllo remoto Remotely operated vehicle (Rov) e l’impiego di specifiche sonde parametriche per l’analisi ed il monitoraggio qualitativo delle acque, in collaborazione con il personale dell’Arpa Sicilia.
Al momento non si registrano perdite dai serbatoi e non risultano tracce di inquinamento da idrocarburi.