Sono quattro i locali che sono stati chiusi dalla polizia municipale nel week end appena trascorso per il mancato rispetto delle misure anti covid e per ulteriori contestazioni anche di carattere penale.
Le operazioni di controllo da parte degli Agenti del Nucleo controllo attività produttive si sono svolte nel centro storico della città. A Ballarò, due locali sono stati trovati aperti oltre l’orario consentito e nessuno dei due aveva la necessaria autorizzazione all’attività. In uno di questi gli Agenti hanno riscontrato la presenza di alimenti e bevande per la somministrazione ed un cospicuo quantitativo di beni di dubbia provenienza, motivo per il quale è scattato il sequestro, già convalidato dalla competente autorità giudiziaria, per l’ipotesi di reato di ricettazione. In particolare all’interno del locale sono stati trovati televisori, biciclette, quadri, orologi e candelabri monumentali, porcellane pregiate, amplificatori audio professionali, tappeti di pregio, orologi da polso, motori elettrici per idraulica insieme a denaro contante e una cassetta in metallo, con all’interno numerosi attrezzi ed utensili compatibili con una presunta attività di scasso.
Come detto, il locale su disposizione del Magistrato di turno, è stato posto sotto sequestro e il gestore, un quarantanovenne pregiudicato è stato segnalato all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di ricettazione e riciclaggio.
A ciò si aggiunge che nelle due operazioni a Ballarò sono state elevate sanzioni pecuniarie rispettivamente per 6.500 euro e per 11.500 per mancanza di autorizzazioni amministrative e sanitarie e per la violazione al DPCM, in quanto gli esercizi erano privi del cartello riportante il numero massimo di persone ammesse all’interno. In un caso sono state riscontrate anche gravi carenze igienico-sanitarie.
Un secondo sopralluogo è stato effettuato in via Maqueda, dove in un Internet point di pochi metri quadrati erano presenti 7 clienti tutti privi di mascherine. Il locale è stato posto sotto sequestro per 5 giorni, sanzione accessoria prevista per le violazioni al DPCM e alle linee guida allegate, sia perché non esponeva all’ingresso del locale il cartello riportante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente, sia perché erano violate le misure di contenimento del contagio. Tutti i clienti che si trovavano all’interno hanno ricevuto una sanzione di 800 euro a testa per l’inosservanza del divieto di assembramento, nonché per il mancato uso della mascherina.
Infine, in Corso Vittorio Emanuele è stato individuato un locale aperto al pubblico dove si effettuava la somministrazione di alimenti e bevande con sequestro di cinque giorni, I 4 clienti che si all’interno sono stati sanzionati con una multa di 400 euro.
Per il Vicesindaco Fabio Giambrone con delega alla Polizia Municipale, “questo intervento operato dalla Polizia Municipale, conferma l’importanza del lavoro di controllo svolto nel territorio, un controllo indispensabile per il contrasto di fenomeni illegali ma ancor di più indispensabile oggi perché a comportamenti irregolari e irresponsabili corrisponde un rischio sanitario per la collettività”.