“Una situazione grave, che perdura da tempo e che ha portato all’aggressione dell’ispettore capo in servizio presso il carcere Pagliarelli. Fatti, però, che non possono non ricollegarsi alle gravi disattenzioni del governo nazionale che non ascolta le indicazioni che pervengono dai sindacati di polizia penitenziaria“. Lo ha detto Giovanni Assenzio, segretario provinciale Uil Polizia Palermo, intervenuto a seguito dell’ennesimo grave episodio che si è verificato all’interno della Casa circondariale Antonio Lo Russo.
La Uil Polizia Palermo esprime la massima solidarietà e vicinanza sia all’ispettore ferito che ai colleghi tutti del Pagliarelli che ogni giorno, come in altri Istituti, devono far fronte a situazioni insostenibili create dalla sproporzione esistente tra il numero degli agenti di polizia penitenziaria e la sovraffollata popolazione carceraria: nel caso specifico un solo operatore contro 50 detenuti. Peraltro il grave fatto ora occorso sarebbe ricollegabile a detenuti extraregionali gravati da pene importati, che avrebbero ostacolato già nei giorni scorsi, le perquisizioni delle celle attuando finanche tentativi di incendio. Un clima non più sopportabile che stride con i recenti provvedimenti del governo nazionale che ha annunciato nuove assunzioni in realtà in buona parte indirizzate al rimpiazzo di migliaia di pensionamenti.
“Il governo nazionale non ha ascoltato gli appelli dei sindacati, sia sul numero inadatto degli operatori di polizia ma anche, per il Pagliarelli, al trasferimento della sezione coinvolta nei recenti disordini, del tutto incompatibile con la vocazione del carcere palermitano. Cosa sarebbe successo – ha concluso Assenzio –se il detenuto che si è reso responsabile dell’aggressione, riusciva a prelevare le chiavi dell’ispettore sommerso da calci e pungi?