L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato in via definitiva gli articoli del Disegno di Legge che mira al contrasto e alla prevenzione delle tossicodipendenze. Nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 25 settembre, ci sarà il voto finale.
“Il nostro obiettivo – sottolinea il deputato del Pd Tiziano Spada – è rafforzare il sistema di prevenzione e recupero, ma siamo solo all’inizio: le famiglie e le associazioni sono in prima linea da anni, affrontando enormi difficoltà e ottenendo purtroppo pochi risultati tangibili. L’azione di chi governa la Sicilia, invece, ha visto troppi fallimenti e poche risposte concrete. Ringrazio il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, la commissione Sanità dell’Ars e chi ci ha sostenuto come le associazioni di volontariato “Amici di San Patrignano Sicilia”, la “Casa di Giulio”, “SOS Ballarò”, il gruppo di lavoro dell’Università di Palermo coordinato dalla professoressa Clelia Bartoli e l’arcivescovo di Palermo Mons. Lorefice. Nonostante l’approvazione del disegno di legge che stabilirà le misure da mettere in campo, non ci stiamo occupando di quello che dovrebbe essere l’approccio da parte del Governo Regionale nei confronti di realtà virtuose di recupero e reinserimento sociale. In questi anni, più che indirizzare i giovani verso le eccellenze nazionali come la stessa comunità di San Patrignano, in Sicilia si è optato per farli a rimanere all’interno del territorio regionale. Questo approccio, purtroppo, non ha sempre portato i risultati sperati. Il caso di Giulio Zavatteri, un ragazzo di 19 anni che avrebbe potuto essere salvato se solo avesse avuto accesso alle giuste cure, ne è una tragica testimonianza“.
Tra le intenzioni di Spada vi è la realizzazione di un percorso che punti su investimenti sia a breve sia a lungo termine, oltre che finanziamenti per fornire supporto ai giovani e alle loro famiglie. “È urgente cambiare rotta – continua Spada –. Questo provvedimento legislativo deve essere il primo passo di un cammino che guardi alle esigenze prospettando soluzioni concrete e soprattutto reali. Non possiamo più permetterci di perdere altre vite a causa di occasioni mancate. Il silenzio di chi dovrebbe lavorare nell’interesse dei cittadini su situazioni importanti è preoccupante. La Regione deve fare un passo in avanti rispetto all’approvazione della norma: bisogna riconoscere le strutture di eccellenza a livello nazionale, come San Patrignano, per cercare di salvare tantissimi ragazzi e le relative famiglie che oggi sono ostacolate“.