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Scontro fra coordinatori regionali

Caruso replica a Barbagallo: “Dal Governo Schifani seicento progetti per la Sicilia, campo largo a sinistra fa ridere”

mercoledì 25 Settembre 2024
Marcello Caruso

Marcello Caruso risponde a Anthony Barbagallo. Il coordinatore regionale di Forza Italia parla ai microfoni de ilSicilia.it, intervenendo a proposito delle dichiarazioni rilasciate dal segretario regionale Dem su vari temi di interesse per la Regione Siciliana. In una lunga intervista, l’esponente azzurro parla dell’operazione di spending review condotta in questi anni dal Governo guidato da Renato Schifani. Operazione che ha permesso, a giudizio del coordinatore siciliano, di sbloccare numerosi investimenti. Un approfondimento che ha toccato vari temi: dall’emergenza siccità alla riorganizzazione degli uffici. Non mancano le parentesi prettamente politiche, a cominciare dal voto sulle province e per finire all’ipotesi di campo largo nel centrosinistra.

Il riequilibrio dei conti della Regione Siciliana

Renato Schifani

Senza soldi il pastore non canta messa“, dice un antico proverbio popolare. E il leader degli azzurri in Sicilia parte proprio dalla gestione dei conti della Regione Siciliana. “Il primo obiettivo del governo Schifani è stato quello di iniziare a mettere ordine nei conti – dichiara il coordinatore regionale di Forza Italia -. Grazie alle politiche messe in campo e agli investimenti effettuati è aumento il gettito fiscale di oltre un miliardo e trecento milioni, che sono conseguenza della ripresa economica e delle imponenti iniezioni di liquidità realizzato dal governo Schifani nel mondo produttivo dell’isola. Risorse che sono servite ad alleggerire il disavanzo di 7 miliardi di euro che abbiamo ereditato dai governi precedenti“.

Di pari passo è aumentato il Pil – aggiunge -, il cui incremento del 2,2% nel 2023 ha fatto della Sicilia la Regione italiana ad avere segnato la crescita maggiore, come certificato dalla Svimez. Ed ancora il miglioramento costante e continuo del rating da parte di tutte le maggiori agenzie internazionali, da Fitch a Moody’s a Standard & Poor’s. E voglio aggiungere anche le ingenti risorse che ogni anno entreranno nelle casse della Regione grazie alla diminuzione della compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria dal 49% al 42% che il presidente della Regione è riuscito a ottenere grazie alle ottime interlocuzioni con il governo nazionale“.

L’emergenza siccità

A tenere banco nell’attualità politica è l‘emergenza siccità. Argomento su cui, questa mattina, si sono soffermati ben due ministri, ovvero Francesco Lollobrigida e Nello Musumeci. I due esponenti di Fratelli d’Italia hanno sottolineato l’impegno del Governo Schifani, ribadito anche dallo stesso Marcello Caruso. A tal proposito, il coordinatore azzurro spiega le mosse del Governo Regionale.

Abbiamo dovuto fare i conti, da un lato, con un’emergenza idrica quasi senza precedenti e, dall’altro, con una mancata programmazione di interventi e con i tre dissalatori di Gela, Trapani e Porto Empedocle, che oggi sarebbero stati vitali per quei territori che oggi soffrono di più, chiusi da oltre 10 anni. Oggi quei dissalatori, grazie ai 100 milioni di euro già stanziati (90 con il Fsc e 10 con risorse regionali) saranno riattivati e lo si farà, così come chiesto da Schifani al governo nazionale utilizzando le deroghe per la riduzione dei tempi, in modo tale che entro il prossimo anno possano essere operativi. Nel contempo grazie a risorse nazionali e regionali sono stati avviati interventi urgenti per la riattivazione di nuovi pozzi, acquisto di autobotti, sistemazioni di condutture“.

La pulizia delle dighe

C’è poi il tema delle dighe, in molti casi a mezzo servizio a causa della mancata pulizia dei fondali, e delle reti idriche, le quali attendono un generale rinnovo per evitare gli sprechi. “Il governo Schifani ha quasi completato l’approvazione di tutti i Piani di gestione dei 24 invasi di cui la Regione ha la gestione. Iter fondamentali per poter poi procedere alla manutenzione delle dighe, per le quali con diverse fonti di finanziamento sono già stati già destinati oltre 500 milioni di euro. Risorse che serviranno per intervenire sulle più importanti infrastrutture. Nel frattempo, a breve partirà finalmente anche il rifacimento della rete idrica di Agrigento, il cui finanziamento di 37 milioni di euro è stato inserito nell’Accordo di coesione. Per poter accelerare l’avvio del cantiere, la Regione procederà ad anticipare 10 milioni“.

Il focus sull’agricoltura

Il pensiero va poi agli operatori di settore, in particolare le imprese del settore primario. “Per mitigare gli effetti della crisi idrica in agricoltura, il governo regionale ha stanziato venti milioni di euro per il cosiddetto “bonus fieno” e altri 15 milioni di euro per interventi di captazione, raccolta e stoccaggio delle acque per uso agricolo e zootecnico, di costruzione di nuove vasche e serbatoi per la raccolta di acqua e di realizzazione di nuovi pozzi o per il miglioramento di quelli esistenti. Disposte anche “irrigazioni di soccorso” per alcune produzioni di eccellenza con l’obiettivo di evitare il disseccamento di colture pregiate“.

Gli investimenti sulle infrastrutture

Marcello Caruso

Caruso risponde poi a Barbagallo sul tema delle infrastrutture, citando tutti gli accordi e i progetti finanziati dal Governo Schifani. “Nella predisposizione dell’Accordo di coesione firmato qualche mese fa con la presidente del Consiglio, e che vale 6,8 miliardi di euro, la dotazione finanziaria maggiore tra tutte le regioni italiane, il presidente Schifani ha fatto una scelta ben precisa, all’opposto di quella presa dal governo Crocetta nella precedente programmazione: non seimila interventi con risorse disperse in mille rivoli, ma solo 580 progetti per portare avanti lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio nei prossimi anni“.

Tra questi gli 800 milioni di euro per due termovalorizzatori pubblici di ultima generazione, per mettere la parola fine sull’emergenza decennale dei rifiuti, e per realizzare altri impianti di compostaggio con l’obiettivo di fare aumentare la percentuale di raccolta differenziata. E ancora 2,5 miliardi di euro per “Ambiente e risorse naturali”, tra cui oltre 500 milioni per risorse idriche, 350 per la depurazione e 700 milioni per interventi di contrasto al dissesto idrogeologico e all’erosione costiera“.

Settecento nuovi posti nell’Amministrazione Regionale

C’è poi la questione legata alle carenze degli uffici. In attesa che la riforma dei dirigenti regionali trovi il via libera a Sala d’Ercole, Marcello Caruso parla delle future assunzioni all’interno della macchina amministrativa siciliana. “Grazie alle buone relazioni del presidente Schifani con il governo nazionale, che hanno portato alla sottoscrizione di un Accordo con lo Stato, si è sbloccato il turn-over, con 700 nuovi posti nell’amministrazione regionale che verranno messi a concorso molti dei quali già entro l’anno. Nuova linfa che servirà a sbloccare alcune situazioni di “lentezza burocratica” che il governo ha trovato. Nel contempo, dopo 25 anni si procederà alla riforma della dirigenza per allinearla finalmente a quella nazionale. La giunta ha già approvato il disegno di legge, che adesso è all’attenzione dell’Ars“.

Province e campo largo a sinistra

Non mancano i focus politici. Caruso punta il dito contro il segretario regionale dem sul voto alle Province, avocando a sé la paternità politica del ripristino degli enti locali di secondo livello. “Forza Italia è sempre stata contraria alla soppressione delle Province, voluta dal centrosinistra. Aveva anche presentato, in linea con il programma di governo, un disegno di legge per ridare dignità agli enti intermedi e restituire il diritto di voto ai cittadini, ma ha preso atto che il parlamento siciliano non era favorevole. Adesso auspichiamo che a livello nazionale la riforma Delrio possa essere modificata tornando all’elezione diretta e riassegnando agli enti funzioni e risorse“.

Infine arriva l’attacco sul campo largo in corso di definizione nel centrosinistra. Quando sento parlare di campo largo mi viene da sorridere. La differenza tra centrodestra e centrosinistra sulle alleanze è abissale. Così come Berlusconi ha sempre sostenuto, noi ci alleiamo per fare le cose, loro lo fanno per cercare di battere qualcuno. La maggioranza di centrodestra che appoggia il governo regionale è compatta e coesa con l’obiettivo di attuare il programma di governo che i siciliani hanno votato. Anche Forza Italia è coesa e compatta. Dopo la morte di Berlusconi, in molti ci davano per spacciati e, invece, grazie alla guida del segretario Tajani e del presidente del Consiglio nazionale del partito Schifani, abbiamo ottenuto un ottimo risultato alle elezioni europee, con un 10% complessivo in tutt’Italia e un 23% in Sicilia che ci ha consentito di essere il primo partito nell’Isola“.

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