Lavoro, manovra finanziaria ed assunzioni. Questi sono solo alcuni dei temi di cui ha parlato il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, oggi a Palermo per partecipare alla direzione generale regionale della sigla dei lavoratori. L’esponente nazionale si è soffermato in particolare sulla necessità di proseguire sulla strade del dialogo istituzionale con il Governo, soprattutto guardando alle prospettive future per alcuni poli industriali del Bel Paese. Una lista in cui figurano anche siti di interesse siciliani.
“Stiamo cominciando ad ipotizzare la reindustrializzazione del sito di Termini Imerese – sottolinea Sbarra -. Ci sono dinamiche interessanti. Ci sono investitori che si stanno affacciando con prospettive di recuperare quell’area industriale salvaguardando i posti di lavoro. Stiamo inoltre sostenendo il confronto al Ministero della Sanità per sbloccare le assunzioni di medici ed infermieri, nonchè per affrontare il tema della sicurezza. Il dialogo è importante proprio per questo“.
Il Sud e la Zes Unica
Parentesi generale poi sul Mezzogiorno. Il Sud Italia, a giudizio di Luigi Sbarra, “sta vivendo una dinamica di crescita importante. Il PIL sale più del resto del paese e cresce l’occupazione sul fronte dell’indeterminato e delle donne. Bisogna fare di più sull’occupazione giovanile. Ci sono le risorse del PNRR e del nuovo ciclo di fondi strutturali 21-27. Abbiamo lavorato sull’idea di Zes unica in tutto il Mezzogiorno e nelle Isole per elevare le condizioni di attrattività delle imprese. C’è una prospettiva positiva che fa rafforzata e consolidata con il dialogo con le classi dirigenti locali“.
“Nei prossimi mesi 1000 nuovi ispettori del lavoro”
C’è poi il grande tema della sicurezza e della tutela del lavoro. Una criticità sulla quale, qualche giorno fa, è intervenuto anche il segretario regionale del PD Anthony Barbagallo e sulla quale il segretario generale della Cisl annuncia importanti novità. “Abbiamo chiesto al Ministero del Lavoro un potenziamento di tali fugure. Bisogna fronteggiare questa lunga scia di sangue, la crescita di infortuni e di malattie professionali. L’idea è colpire il fenomeno del lavoro nero e del capolarato. Bisogna assumere ispettori, tecnici della prevenzione e medici del lavoro. E’ la condizione che abbiamo posto al Governo. Ci è stato garantito che alcune procedure di assunzione sono in corso e che nei prossimi mesi dovrebbero arrivare circa 1000 nuovi ispettori. L’INPS, l’INAIL e il Ministero del Lavoro stanno preparando i concorsi. La prospettiva è di avere un esercito impegnati nei luoghi di lavoro e nel territorio per combattere l’illegalità negli ambienti di lavoro“.