C’è aria di cambiamento in casa Amap. La società Partecipata del Comune di Palermo che si occupa della gestione della distribuzione d’acqua in città, perde un pezzo importante del suo passato recente. E’ scaduto infatti il contratto dell’amministratore unico Alessandro Di Martino. All’alba del razionamento idrico che interesserà il capoluogo siciliano a partire dal 7 ottobre, l’azienda sarà gestita in ordinaria amministrazione dal Collegio Sindacale composto dal presidente Gabriella Ricotta, da Luigi Passaglia e da Maurizio Valerio. Ciò in attesa che la politica provveda a scegliere il successore di Alessandro Di Martino.
Amap in ordinaria amministrazione, a decidere il futuro sarà Fratelli d’Italia
Nelle scorse settimane, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani aveva chiesto un cambio di passo. Di Martino, ritenuto vicino alla posizione politica dell’eurodeputato di Forza Italia Marco Falcone, fu nominato nell’ultima consiliatura da sindaco di Leoluca Orlando. Dai partiti del centrodestra, in particolare da Fratelli d’Italia, erano arrivate richieste di un cambio di passo per la futura governance di Amap. Alla poltrona in questione era stato accostato il nome di Antonio Tomaselli, due volte amministratore unico di Palermo Energia, società Partecipata della Città Metropolitana di Palermo che si occupa di alcuni servizi, come la gestione degli impianti di Piano Battaglia. Un profilo ritenuto vicino, forse troppo, all’assessore regionale Francesco Scarpinato. Qualcuno fra i meloniani ha infatti alzato il dito, chiedendo un ulteriore riflessione interna prima di comunicare il nome scelto al sindaco Roberto Lagalla. Fino ad allora, l’azienda dovrà operare in una sorta di interregno operativo.
Sindacati ed opposizioni chiedono spiegazioni
Fatto che ha mandato su tutte le furie i sindacati di Amap. In una nota congiunta sottoscritta da Cgil, Cisl e Uil, le sigle dei lavoratori chiedono una convocazione urgente per affrontare i temi urgenti che riguardano l’azienda. “Considerato che l’Amap sta in atto gestendo investimenti con fondi PNRR fondamentali per la gestione del Servizio Idrico Integrato (Adeguamento e rinnovo funzionale dell’impianto di potabilizzazione Jato, Impianto di potabilizzazione sorgente Presidiana, Completamento della rete idrica in destra Oreto), nonché si appresta a gestire il territorio del Comune di Monreale, oltre agli oltre 50 Comuni attualmente gestiti in concomitanza della grave crisi idrica, le organizzazioni sindacali chiedono che venga immediatamente designata la nuova governance societaria. Pertanto in assenza di urgente convocazione, le scriventi organizzazioni si riservano di mettere in essere tutte le iniziative sindacali previste“.
Duro il commento del capogruppo del Partito Democratico al Comune di Palermo Rosario Arcoleo. “L’azione scellerata di questa amministrazione di non garantire una guida all’Amap in un momento in cui sta per partire il razionamento idrico in città, indica una volontà di guardare più al poltronificio piuttosto che al benessere di questa città“.
Amap approva il consuntivo 2023
L’ultimo atto di Alessandro Di Martino ha riguardato l’approvazione del bilancio consuntivo 2023. Il documento finanziario presenta un utile di poco superiore ai 13 milioni di euro che, fatta salva la quota del 5% assorbita dalla riserva legale, saranno destinati a investimenti strutturali nell’ambito della gestione del Servizio Idrico Integrato. “A conclusione di questa esperienza entusiasmante ed impegnativa – ha sottolineato Di Martino – desidero ringraziare l’Amministrazione Comunale di Palermo e in particolare il sindaco Lagalla con il quale si è avviato un proficuo rapporto di collaborazione che ha determinato significativi risultati. E al contempo ritengo doveroso rivolgere un grazie speciale a tutti i sindaci dei Comuni gestiti da Amap che hanno mostrato fiducia nel mio operato in un momento particolarmente delicato per lo sviluppo dell’azienda e per il servizio idrico pubblico“.