“Ho avuto qualche manifestazione di stima da parte di amici, che mi fanno piacere sul piano personale, ma non ci sono situazioni né di personale ambizione né di contatti, non ho ricevuto nessuna notizia e non ho elementi per fare valutazioni“. Ha il tono diplomatico di chi non vuole sbilanciarsi Roberto Lagalla, l’assessore regionale che potrebbe finire a Roma a fare il sottosegretario all’Istruzione.
Intanto sembra certo l’addio di Alberto Pierobon alla giunta regionale guidata da Nello Musumeci. Il nome di Pierobon sarebbe sacrificato sull’altare della rappresentanza di genere in giunta. Questo il risultato finale di una lunga giornata di riunioni tra il governatore Nello Musumeci e i vertici dell’Udc, partito che ha indicato il nome del ‘Papa straniero’ Pierobon all’Energia e ai Rifiuti, e poi tra gli stessi dirigenti centristi.
L’assessore dovrebbe lasciare la delega entro due giorni. Al suo posto, l’Udc dovrebbe indicare una donna, come sollecitato dal governatore che ai dirigenti di partito avrebbe spiegato la necessità di anticipare la sentenza del Tar che tra dieci giorni si pronuncerà sul ricorso col quale viene contestato al presidente il mancato rispetto della parità di genere. Secondo fonti di partito, Musumeci avrebbe ipotizzato per il tecnico veneto un ruolo di esperto.