L’allarme continua, la variante inglese imperversa e l’Europa sta facendo di tutto per accelerare la campagna vaccinale. Questa rappresenta una percentuale media del 17,8% sul numero totale dei contagi ed è caratterizzata da maggiore trasmissibilità. Un allarme ulteriore arriva dai consulenti del governo britannico, secondo i quali potrebbe essere fino al 70% più mortale rispetto a quelle precedenti.
Il governo ha quindi pubblicato i dati raccolti dal New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group, che comprende esperti di università ed enti pubblici di tutto il Regno Unito, al termine di una ricerca preliminare del 21 gennaio. Alla base del nuovo rapporto una dozzina di studi hanno rilevato come questa variante (individuata per la prima volta nel Kent) è probabilmente più letale rispetto ad altre varianti in una misura che varia dal 30% al 70%.
Lo studio React condotto dall’Imperial College London ha permesso di evidenziare la sintomatologia tipica della variante UK: meno perdita di gusto e olfatto e più problemi di tosse. Joshua Elliott, della School of Public Health dell’Imperial College London, spiega: “Con il progredire della pandemia e l’emergere di nuove varianti, è essenziale continuare a monitorare come il virus colpisca le persone”.
“I risultati dell’analisi sono preoccupanti – spiega il dottor David Strain, docente clinico senior all’Università di Exeter Medical School e responsabile clinico Covid al Royal Devon & Exeter Hospital – La maggiore trasmissibilità significa che le persone che in precedenza erano a basso rischio di contrarre il Covid, in particolare le donne più giovani in forma, ora lo prendono e finiscono in ospedale. Gli ultimi dati sui ricoveri suggeriscono un rapporto uomini/donne di quasi 50:50 rispetto una prevalenza di uomini nella prima ondata”.
IL VIRUS IN SICILIA
La variante inglese inizia a far paura anche in Sicilia. Sarebbero stati riscontrati lo scorso weekend già 24 casi a Palermo, tra il drive in della Fiera del Mediterraneo e le Usca. Ma anche a Catania ci sarebbero 4 casi all’ospedale Garibaldi. E altri 53 casi in provincia di Siracusa.
Il primo caso fu diagnosticato a gennaio su un passeggero proveniente da Londra atterrato all’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo. Da allora, nei 4 laboratori di riferimento regionale in grado di sequenziare il virus (due a Palermo, uno a Catania e l’altro a Messina) sarebbero emersi in tutto 83 soggetti contagiati dalla mutazione inglese del Sars-Cov-2.