“Si tratta – ricorda il governatore Schifani – di una zona ad alto rischio sismico che già nel 1990, a causa di una forte scossa di terremoto, fu teatro della tragedia rimasta nella memoria di tutti a causa, soprattutto, delle dodici vittime che si contarono tra le macerie delle palazzine crollate. Le opere che la Regione ha pianificato e finanziato consentiranno di recuperare questo quartiere storico e restituirlo in piena sicurezza ai cittadini. Al di là di ogni imprevedibile calamità naturale, la prevenzione resta l’arma più efficace che abbiamo per scongiurare nuovi lutti e disastri e noi siamo impegnati giornalmente a perseguire questo obiettivo in ogni parte dell’Isola”.
L’area interessata dall’intervento fa parte della perimetrazione del paese e si affaccia direttamente sulla Piana di Catania. Dopo il sisma di 34 anni fa, venne classificata con il codice R4 proprio a causa della sua vulnerabilità. Le opere per fortificarla prevedono anzitutto la realizzazione di un nuovo muraglione in cemento armato lungo cento metri e con un’altezza di quattro metri.
L’intero costone roccioso sarà stabilizzato con una serie di tiranti di ancoraggio, mentre una ringhiera in ferro andrà a sostituire l’attuale muretto di protezione che risulta fortemente usurato dal tempo.