“Ambiente e agricoltura sono ormai un binomio inscindibile, si devono monitorare costantemente gli effetti dei mutamenti climatici, senza però avere la pretesa di avversare la natura, anzi piuttosto, occorre avere la duttilità necessaria per adattarsi alle nuove condizioni. L’unica cosa a cui non si può rinunciare è l’acqua, la Sicilia è un’isola che può attingerla dal mare, sono stati previsti tre dissalatori, forse ne occorrono almeno dieci, non bisogna pensare infatti solo all’uso potabile per le abitazioni, ma anche all’utilizzo per agricoltura ed allevamenti”. Lo ha detto il segretario nazionale della Dc Totó Cuffaro ad un convegno della Democrazia Cristiana a Barcellona Pozzo di Gotto (Me) sul tema “Ambiente e Agricoltura per lo Sviluppo Sostenibile“.
All’incontro, moderato dal giornalista Giovanni Frazzica, ha partecipato anche Sergio Marini, ex presidente nazionale di Coldiretti e presidente della fondazione Italia Sostenibile. Marini ha affermato “che c’è un disegno globale di multinazionali e grande distribuzione che tende a concentrare in poche mani la produzione e la distribuzione del prodotto agricolo. Tutto questo avviene a danno dei coltivatori e dei consumatori che perdono il potere di usufruire di prodotti di qualità, ed anche dei territori che, con la scomparsa progressiva dei contadini, vengono condannati alla desertificazione e ciò costituisce una minaccia irreversibile per la bio diversità”