Ilenia Rimi, in qualità di rappresentante dell’Associazione di Protezione Animale “Un Atto d’Amore Onlus” , in merito all’intervista rilasciata dall’Assessore Fabrizio Ferrandelli al Bar Sicilia dichiara che “desidero esercitare il diritto di replica e rettifica, considerando che gli animali non possiedono voce e che il volontariato è una forma di tutela necessaria per i diritti di coloro che non possono esprimersi.
In riferimento alle recenti affermazioni contenute nell’intervista pubblicata, desidero segnalare alcune imprecisioni e informazioni fuorvianti che, attualmente, potrebbero indurre la cittadinanza a percepire il Canile di Palermo come una struttura di alto livello e l’Assessore Fabrizio Ferrandelli come un esemplare rappresentante delle istituzioni palermitane.
Continua Ilenia Rimi, “Pertanto, mi permetto di elencare i seguenti punti:
1. Il Presidio Sanitario di Via Tito a Segno ospita attualmente 135 cani e non 90, come indicato. Inoltre, l’Ex Mattatoio, o Rifugio Ricovero, accoglie 188 cani, portando così la struttura in uno stato di sovrannumero.
2. Per quanto riguarda le segnalazioni di animali vaganti, è importante contattare i Vigili Urbani al numero 0916733432. Questi, dopo aver allertato il reperibile comunale e il reperibile dell’Asp, invieranno la Reset con un mezzo comunale che, a causa di frequenti problemi di funzionamento, può impiegare almeno un’ora e mezza per intervenire. Pertanto, in caso di animali feriti gravemente, è spesso consigliabile che un cittadino intervenga a proprie spese, se realmente desidera salvare l’animale.
3. È fondamentale evidenziare che non tutti gli animali presso il Presidio Sanitario sono malati o in terapia. A causa della costante sovrappopolazione del Canile Municipale, molti animali presenti non necessitano di trattamenti.
4. Pur riconoscendo la formazione e la competenza del Servizio Reset, è importante sottolineare che, per contratto, non vi è l’obbligo di effettuare la sgambatura degli animali. Di conseguenza, l’operatore Reset che si prende cura di un cane decide, in base alla propria sensibilità, se procedere o meno alla sgambatura. Questo porta al fatto che meno della metà degli animali presso il Presidio Sanitario possa usufruire di un’ora all’aria aperta.
5. La redazione del Protocollo d’Intesa tra il Canile di Palermo e le associazioni animaliste è avvenuta e approvata in giunta comunale prima dell’ingresso dell’Assessore Ferrandelli nella maggioranza. Pur avendo successivamente firmato per altre associazioni, va evidenziato che le due strutture municipali sono frequentate abitualmente solo da tre volontari, con un solo volontario che si occupa della sgambatura dei cani dell’ex mattatoio. Talvolta, in considerazione della grave situazione di alcuni animali, qualche volontario si prende cura delle adozioni portando fuori dalla struttura alcuni cani e gatti.
6. Negli ultimi mesi, gli animali non vengono curati e operati con la stessa assiduità che caratterizzava il mandato dell’Assessore Rosi Pennino. Dall’inizio di febbraio a oggi, i fondi dedicati alle cure degli animali di proprietà del Comune di Palermo presso le cliniche convenzionate non sono stati adeguatamente rimpinguati. Le cliniche convenzionate hanno il compito di sopperire alle lacune lasciate dall’ASP, che non si occupa di interventi ortopedici e di altre procedure necessarie. Di conseguenza, pochi volontari sono costretti a sostenere personalmente le spese per garantire le cure che dovrebbero essere fornite dal Comune di Palermo poiché vi è’ in atto una diatriba tra Asp e Comune su “chi e cosa deve fare cosa”.
In questo momento, mi sto occupando di una gattina che necessita di un intervento e ho ricevuto un diniego per iscritto, una circostanza che costituisce un’omissione di doveri di assistenza.
7. Non esiste il servizio di allattamento di cuccioli di cani e gatti pertanto , in emergenza, vengono sempre chiamati gli stessi 3/4 volontari che hanno le case ormai strapiene di animali.
Mi auguro che con l’approvazione del Contratto Reset, questo aspetto sia stato disciplinato e considerato.
8.Quest’anno erano stati stanziati € 250.000 per avviare la procedura di passaggio dalla classica carrozza a trazione animale ad un mezzo che consentisse di non sfruttare i cavalli, fondi che sono stati utilizzati per altre attività produttive.
“Alla luce di quanto esposto e di ulteriori aspetti non ritenuti pertinenti al corpo dell’intervista, credo sia fondamentale che la cittadinanza, insieme a tutti coloro che sono convinti della necessità di affrontare il tema del randagismo in modo organico, sia consapevole della disorganizzazione e della confusione che caratterizzano la gestione di esseri senzienti ,all’interno del Canile Municipale, da quando l’Assessore Fabrizio Ferrandelli ha assunto il suo incarico” conclude Ilenia Rimi.