Centinaia di domande provenienti da 8 province siciliane (si “salva” solo Agrigento) sono pervenute entro la data del 13 dicembre all’Assessorato Regionale all’Agricoltura per accedere ai fondi messi a disposizione grazie ad una norma presentata dall’onorevole Ignazio Abbate insieme ad altri parlamentari, approvata dal Parlamento ed inserita nell’ultima variazione di bilancio. Fondi che serviranno per affrontare le emergenze da bluetongue, brucellosi e tubercolosi che hanno colpito quasi 8 mila capi tra ovini, bovini e suini.
Tra questi in Sicilia si segnala la morte di 3882 ovini, il decremento della produttività per 3951 bovini e la morte di 68 suini. In totale 3648 sono stati gli animali abbattuti e 3599 quelli sostituiti per tubercolosi e brucellosi. “Numeri preoccupanti – sottolinea il Presidente della I Commissione – che se da un lato ci fanno capire quanto fosse importante per la Regione stare accanto agli allevatori, dall’altro ci impongono di riproporre la norma anche nel 2025 nel maxi emendamento o nella prima variazione di bilancio. Tra le province più colpite quella di Ragusa tra abbatimento di ovini e suini ma soprattutto per il calo della produttività di latte. Tra i fondi stanziati, 7 milioni per abbattimento e riduzione di produttività, anche 1,5 milioni di euro per l’acquisto dei vaccini che sono l’unica soluzione per interrompere l’epidemia. Se questo avverrà, però, non potrà succedere l’anno prossimo per cui ci dobbiamo aspettare numeri alti anche nel 2025. Una piaga che sta mettendo in ginocchio un comparto economico primario per la nostra Regione. Come politica continueremo a stare accanto agli allevatori perché solo stando vicino ai reali bisogni della gente si possono produrre norme efficaci. A tal proposito ringrazio l’assessore Barbagallo ed il Direttore Cartabellotta per aver supportato la norma ed aver sollecitato la pubblicazione del bando. E naturalmente anche l’ufficio veterinario dell’Asp di Ragusa diretto dal Dott. Arestia che ha supportato fattivamente la stesura della norma”.