“Abbiamo raccolto il malessere del mondo degli esercenti cinematografici, anche noi sosteniamo che le riaperture simboliche e di facciata senza un reale programma di rilancio del cinema porterà dal 27 marzo al tracollo definitivo in particolare delle sale cinematografiche“, sostiene Filippo Virzì dell’Ugl Creativi.
“Riaprire dopo un anno di chiusura senza avere i titoli di richiamo corrisponde ad un suicidio – spiega Virzì – non tutti conoscono il mondo dell’esercizio cinematografico e del suo indotto occupazionale, mancano i tempi per una adeguata campagna promozionale, i bar interni ai cinema non possono aprire, il coprifuoco alle 22,00 limita gli spettacoli, le condizioni sono sfavorevoli, i mancati incassi al botteghino potrebbero sancire la morte definitiva delle sale stesse“.
“Per una reale ripartenza – conclude Virzì – urge una vera programmazione, regole esigibili con gli adeguati indennizzi, ricordiamo che ancora molti esercenti attendono ancora di ricevere i ristori dell’anno scorso, è inaccettabile“.