Articolo di Samuele Arnone e Joska Arena
La Biblioteca Privata Itinerante “Pietro Tramonte” rappresenta un esempio straordinario di come la passione per i libri possa trasformarsi in un progetto sociale di grande impatto. Situata in Piazza Monte Santa Rosalia, nei pressi della storica Vucciria di Palermo, questo luogo della cultura a cielo aperto è nata dalla dedizione di Pietro Tramonte, un ex ragioniere che, al termine della sua carriera lavorativa, ha deciso di condividere il suo amore per la lettura con la comunità.
La Biblioteca Tramonte, cuore culturale di Palermo e simbolo di condivisione, conosciuta a livello internazionale per la sua unicità è oggi al centro dell’ennesima battaglia burocratica con il Comune che ne mette a rischio l’esistenza.
In un’intervista esclusiva a ilSicilia.it, Pietro Tramonte racconta il valore del progetto della biblioteca nel territorio, della cultura accessibile a tutti e della promozione di Palermo nel mondo. Descrivendo le difficoltà quotidiane incontrate nel difenderlo e la bellezza dei legami umani quotidiani. Della forza unica ed esaltante dell’aggregazione, della “comunità” culturale e dell’esperienza genuina e originale apprezzata dai palermitani e da turisti in tutto il mondo.
La storia della biblioteca e del suo creatore
Era il febbraio del 2013 quando Pietro Tramonte, appena tre giorni dopo essere andato in pensione, ha dato vita al suo sogno. Con una collezione personale di circa 5.000 libri, Tramonte ha allestito un angolo di cultura in Piazza Monte Santa Rosalia, trasformando un luogo di passaggio in uno spazio di aggregazione e condivisione.
L’idea alla base della biblioteca era semplice ma rivoluzionaria: un sistema di baratto che permettesse a chiunque di prendere in prestito o scambiare libri gratuitamente.
Il progetto ha rapidamente conquistato il cuore e le attenzioni dei palermitani, che hanno contribuito con donazioni di volumi, consentendo alla collezione di superare i 70.000 titoli.
Pietro Tramonte non è solo un custode di libri, ma anche una figura di riferimento per la comunità, sempre disponibile a consigliare letture o a intrattenere conversazioni culturali con i visitatori.
Il rifugio culturale e comunitario riconosciuto a livello internazionale
La biblioteca di Tramonte è diventata molto più di un semplice spazio per la lettura: è un simbolo di inclusione e scambio culturale. Grazie alla sua accessibilità, ha attratto l’interesse di un pubblico variegato, dagli studenti ai turisti.
La sua fama ha oltrepassato i confini locali, ricevendo attenzione da media nazionali e internazionali. Con oltre 29.000 follower su Facebook e oltre 9.000 su Instagram, la biblioteca è un punto di riferimento anche nel mondo digitale con i racconti quotidiani di Pietro Tramonte dei numerosi visitatori italiani e dal mondo che ogni giorno riempiono la piazza di grande vitalità culturale.
Numerosi turisti stranieri, leggendo le entusiastiche recensioni su siti e motori turistici internazionali e le parole spese dai rotocalchi di mezzo mondo, inseriscono la visita alla biblioteca nei loro itinerari palermitani. Tra i commenti più comuni, si trovano elogi per la varietà di libri in diverse lingue e per l’accoglienza calorosa di Tramonte, che non esita a condividere storie e consigli di lettura.
Questa biblioteca unica nel suo genere è speciale per il modo in cui combina la passione per la lettura con un forte senso di comunità. È un luogo che incoraggia l’interazione umana, un rifugio culturale che offre ai suoi visitatori un’esperienza autentica, diversa dalle tradizionali librerie o biblioteche pubbliche.
Le difficoltà burocratiche: un percorso accidentato
Nonostante il successo e l’importanza sociale della Biblioteca Itinerante, il percorso non è stato privo di ostacoli. Fin dal 2020, l’iniziativa si è scontrata con problemi burocratici legati all’occupazione del suolo pubblico. L’amministrazione comunale, infatti, ha contestato la mancanza di autorizzazioni formali, imponendo una sanzione per presunta irregolarità.
Il sostegno della comunità non si è fatto attendere: i cittadini hanno da subito alzato la voce per difendere questo progetto unico nel suo genere. Proprio in questi giorni, infatti, è stata inviata una lettera aperta indirizzata al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e firmata da giornalisti, insegnanti, professori e intellettuali in cui si difende un progetto che rappresenta un esempio virtuoso di iniziativa popolare e il suo patrimonio culturale “vastissimo e prezioso” per l’intera città.
Tuttavia, il problema non è stato risolto, e nel 2024 Pietro Tramonte ha deciso di presentare un ricorso formale contro le sanzioni ricevute, chiedendo al Comune di riconoscere il valore culturale della biblioteca e di regolarizzarne lo status.
L’ultima svolta della vicenda è avvenuta nel gennaio 2025, quando il Comune ha emesso una diffida, imponendo la chiusura immediata della biblioteca e una multa di 173 euro. Questa decisione ha suscitato nuovamente l’indignazione della cittadinanza e ha riacceso il dibattito pubblico.
L’assessore alle attività produttive, Giuliano Forzinetti, ha manifestato la volontà di trovare una soluzione conciliatoria. Tra le opzioni sul tavolo ci sono il possibile trasferimento della biblioteca in uno spazio regolamentato o la riduzione dell’area occupata, sempre nel rispetto delle normative vigenti.
Tuttavia, l’incertezza sul futuro della biblioteca resta alta, e molti temono che un simbolo così importante della città possa essere messo a rischio.
La storia della Biblioteca Privata Itinerante “Pietro Tramonte” è una testimonianza concreta che le iniziative culturali autonome devono affrontare, spesso schiacciate da normative rigide e dalla mancanza di supporto istituzionale. Ma allo stesso tempo è esempio di come la cultura possa unire le persone e superare barriere economiche e sociali.
La comunità palermitana continua a mobilitarsi per proteggere questo presidio culturale, nella speranza che si possa trovare un compromesso che ne garantisca la sopravvivenza. La biblioteca non è solo un punto di scambio di libri: è un simbolo di resistenza culturale, di passione per la conoscenza e di solidarietà.
In un’epoca in cui il valore della cultura è spesso sottovalutato, il progetto di Pietro Tramonte ci ricorda che la bellezza risiede nella semplicità e nella condivisione. La salvaguardia di questo presidio di conoscenza non significa solo proteggere un’iniziativa locale, ma difendere un’idea universale: quella di una cultura accessibile a tutti, capace di abbattere le barriere e di creare legami.
Pietro Tramonte è l’espressione concreta e piena di vitalità in cui si fondono semplicità, empatia, cultura ed educazione, che riescono a germogliare anche nei contesti più difficili; ricordandoci, con il suo motto “omnia vincit amor”, che l’amore, davvero, vince su tutto.