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di Fabiana Mascolino e Pietro Minardi

Convenzione sullo stadio Renzo Barbera, Comune e Palermo calcio pronti a trattare

giovedì 9 Gennaio 2025
Stadio Renzo Barbera

La strada verso la stipula della nuova convenzione dello stadio Renzo Barbera è leggermente più in discesa. Una bozza non semplice da stilare e che nel corso dei mesi ha dovuto fare i conti con diverse difficoltà e scogli da arginare, dall’importo del canone alla gestione della pubblicità. Questa volta, però, le calde voci di Radio Palazzo non hanno dubbi: l’ora X sarebbe pronta a scoccare.

CONTO ALLA ROVESCIA PER LA BOZZA

Palazzo Comitini, seduta di Consiglio Comunale, Palermo
Consiglio comunale di Palermo

Già la prossima settimana Comune e Palermo calcio dovrebbero sedere intorno allo stesso tavolo per sciogliere gli ultimi nodi. A fare da pivot fra il Consiglio Comunale e la società rosanero sarà l’Amministrazione Comunale, in particolare l’assessore Alessandro Anello. Tra i temi principali spicca certamente quello legato alla durata. Un tiro alla fune dove entrambe le parti non sembrano voler mollare la presa. Da un lato il club rosanero spinge per una concessione pari o superiore ai cinquant’anni, dall’altro ci sono i consiglieri comunali che chiedono maggiori garanzie e sarebbe pronto a “cedere” l’impianto di viale del Fante per circa trent’anni.

IL RUOLO DELL’ASSESSORATO AL PATRIMONIO

Brigida Alaimo

Quest’ultimo rappresenta proprio la base di partenza della contrattazione, aprendo così le porte per l’accesso al credito sportivo e poter dunque attingere a risorse da poter investire sullo stadio Renzo Barbera. In tal senso, l’assegnazione della delega al Patrimonio a Brigida Alaimo (CLICCA QUI) potrebbe agevolare il soddisfacimento dei paletti burocratici necessari. Ciò considerate anche le migliori sponde romane di Fratelli d’Italia. E proprio al neo-assessore al Patrimonio è stata oggetto, in questi giorni, di un’interrogazione presentata dal gruppo consiliare del M5S.

Antonino Randazzo

I pentastellati hanno chiesto a chiare lettere “se è intenzione dell’Amministrazione proporre un nuovo schema di convenzione entro il primo semestre del 2025 e se il nuovo schema organizzativo prevederà una durata superiore a quella base di sei anni“, proponendo un limite di circa 30 anni. “Auspichiamo di potere discutere di una nuova convenzione in Consiglio Comunale già nel 2025 senza attendere la scadenza prevista nel 2026 – sottolinea il capogruppo del M5S Antonino Randazzo -. Il ragionamento su una ipotesi di concessione lunghissima crediamo sia il giusto approccio per dare alla città finalmente uno stadio moderno ed all’altezza delle competizioni europee che ci auguriamo di raggiungere presto con la nostra squadra di calcio”. Ma non tutti, dalle parti di Sala Martorana, sono d’accordo con questa visione. Servirà un’interlocuzione in aula per trovare una sintesi.

IL CANONE

Poi ci sono i costi. Una rimodulazione del canone sarà d’obbligo. L’attuale versamento, partorito nel 2020,  fu scontata a 172.000 euro l’anno a causa di alcuni fattori contingenti. Fra questi gli effetti dell’allora emergenza covid e la necessità, per il club allora guidato da Dario Mirri, di dover ripartire dalla Serie D. Da allora, la cifra è rimasta invariata. Un aumento sarà inevitabile e al momento le valutazioni sul prezzo canone sono al vaglio degli Uffici comunali. 

Stadio Renzo Barbera

Ultima questione, non di poco conto, è la pubblicità. L’attuale accordo fa una netta distinzione tra gli spazi esterni e quelli interni. Ad oggi, i cartelloni non visibili per strada non rientra nel pagamento, mentre sugli altri il Palermo calcio paga un canone compatibile con il tariffario fissato dall’assessorato alle Attività Produttive di Giuliano Forzinetti. Su tale aspetto sono in corso delle valutazioni, tra cui anche quella di confermare o modificare l’attuale modello, con l’obiettivo di allinearsi alle politiche degli altri stadi italiani. Anche se ci potrebbe volere del tempo per trovare una quadra.

INTERLOCUZIONI VANNO AVANTI DA TEMPO

Le interlocuzioni tra Palermo calcio e Comune non si sono mai fermate, sono diventate sempre più fitte e certamente non sono mancati gli scontri. Convergere dunque verso un’unica visione strategica e poter così donare un nuovo futuro e una nuova vita all’impianto di viale del Fante non è una strada semplice da percorrere, ma comunque necessaria.

Giunta Lagalla alla conferenza stampa di metà mandato

I retroscena sulla convenzione erano stati già snocciolati dal sindaco Roberto Lagalla nel corso della conferenza stampa di fine anno, presentando il rendiconto politico della sua prima metà di mandato. Il primo cittadino del capoluogo siciliano non ne ha fatto segreto: il Renzo Barbera rientra tra gli obiettivi primari del 2025 (CLICCA QUI). Proprio in quell’occasione l’assessore allo Sport Alessandro Anello aveva sottolineato come “sia l’Amministrazione che il Palermo calcio hanno la stessa intenzione di riqualificare lo stadio, affinché diventi uno degli stadi più importanti d’Italia. Per fare questo stiamo lavorando sulla convenzione. Siamo in dirittura d’arrivo perché bisogna mettere appunto solo alcuni dettagli. L’intenzione è quella di mettere a disposizione lo stadio e anche le aree limitrofe, per far si che la Palermo calcio possa realmente svolgere le attività che vuole, oltre la partita. Ci sono anche i servizi annessi allo stadio che lo renderanno tra i migliori in Italia“.

NON SOLO LO STADIO BARBERA, ECCO GLI SPAZI INTEGRATI NELLA CONVENZIONE

La bozza conterrà alcune “chicche” interessanti, come alcune aree limitrofe all’impianto, come l’ex Pallone di Italia ’90 e i parcheggi. Aspetti che sono stati confermati anche dall’amministratore delegato del Palermo calcio Giovanni Gardini, che ha risposto alle domande dei giornalisti durante la presentazione del nuovo direttore sportivo Carlo Osti (CLICCA QUI). “L’idea – aveva dichiarato Gardini – è quella di avere quanti più spazi possibili per dare alla gente la possibilità di utilizzarli. Valutiamo il Pallone, i parcheggi e altre aree perché si possa abbassare la quota di investimento che va fatta“.

L’ad Giovanni Gardini alla presentazione del ds Carlo Osti

L’AD aveva inoltre sottolineato l’importanza e la portata dell’intervento. “E’ un investimento importante e stiamo facendo in modo che abbia un ritorno anche per quelli che investono questi soldi. A Palermo, così come in tutta Italia, non ci sono le capacità per sostenere investimenti di questo tipo. E’ cambiano anche il sentiment sull’utilizzo dello stadio. Non si può pensare di usare milioni di euro per uno stadio che venga utilizzato una volta ogni quindici giorni. Le interlocuzioni sono proficue, con il sindaco Lagalla e i suoi collaboratori condividiamo le stesse visioni. Siamo molto fiduciosi perché vogliamo fare una cosa importante per la città di Palermo“. Sempre in questa occasione Gardini ha escluso qualsiasi tipo di scontro con il presidente Dario Mirri, ormai assente da mesi alle partite del club rosanero, proprio sul tema concessione e nello specifico sul capitolo pubblicità, sottolineando che “al riguardo non c’è nessun problema. Non c’è nessun collegamento“.

Se gli ultimissimi dettagli della bozza sono da limare, per poi passare la palla al Consiglio comunale, l’unica certezza è la data di scadenza entro la quale il tutto dovrà essere formalizzato: dicembre 2026. 

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