E’ tornato davanti al giudice, Giosuè Fogliani, 26 anni, in carcere per l’uccisione della madre Caterina Pappalardo, trucidata con oltre trenta coltellate martedì scorso nell’abitazione di famiglia in via Cesare Battisti. All’interrogatorio di garanzia in sede di convalida dell’arresto per omicidio volontario, il confronto è durato poco. Accompagnato dall’avvocato Daniele Straface, al quale si è aggiunto oggi l’avvocato Oleg Traclò, Giosuè è apparso in stato confusionale ed è tornato in cella nel carcere di Gazzi poco dopo. Tecnicamente si è avvalso della facoltà di non rispondere non riuscendo nemmeno a declinare le proprie generalità e non ricordando niente di quanto avvenuto.
Martedì sera invece il giovane aveva parlato per tre ore, rispondendo a tutte le domande del pubblico ministero titolare del caso confessando di aver ucciso la madre col coltello di tipo militare. Si sta eseguendo l’autopsia sul corpo della donna. L’esame è affidato alla professoressa Elvira Ventura Spagnolo, chiamata a stabilire l’esatta dinamica della morte della donna che, si sospetta, potrebbe essere stata prima stordita con uno spray urticante, poi uccisa da un fendente fatale e infine martirizzata dal ragazzo, che si è accanito sulla madre anche dopo che lei era a terra senza vita.
I difensori sono invece a lavoro per accelerare la richiesta di perizia psichiatrica. Gli investigatori hanno acquisito la documentazione sanitaria del ragazzo, che testimonia dell’incontro con uno specialista in problemi psichiatrici, effettuato nel 2023 proprio per valutare le sue condizioni.