Tutte le strade portano a Roma, almeno sulle Province. Ne avevamo già parlato. E lo aveva fatto anche Renato Schifani durante la sua ultima visita nella capitale. È un presidente della Regione a tutto campo quello che ha parlato al Marina Convention Center di Palermo, a margine dell’evento che ha visto protagonista il ministro Adolfo Urso. Fra i temi trattati dal governatore figurano il Collegato, il cambio all’assessorato alla Salute, la vertenza dei Forestali e il ddl Funzione Pubblica.
Cambio al vertice della sanità
Intervenuto ai microfoni dei giornalisti, il governatore ha parlato del recente cambio al vertice all’assessorato alla Salute. “La Faraoni farà bene. Dovevo individuare un sostituto in poche ore e lei è una esperta della sanità pubblica che continua il percorso di Giovanna Volo. Ho puntato su una figura di estrema qualità che bene conosce la materia. Rivendico questa scelta che ha ricevuto il plauso anche dell’opposizione”
Sulle Province: “Senza Roma niente voto diretto”
Fra gli argomenti principali trattati da Renato Schifani c’è la questione aperta della riforma delle Province. Dopo il viaggio romano della scorsa settimana, il governatore ha strappato la premessa di un emendamento al decreto emergenze per superare i limiti della legge Delrio. Fatto ritenuto imprescindibile per tornare al voto. “C’è una proposta emendativa, speriamo bene che si possa derogare alla legge Delrio, non possiamo rischiare una impegnativa“. Le risposte definitive arriveranno solo venerdì, quando dovrebbe essere presentato l’emendamento. Proposta che ha trovato sponda Forza Italia e Lega.
E proprio dal Carroccio arrivano le parole di sostegno del capogruppo Salvo Geraci. “Sul superamento della legge Delrio e il ritorno all’elezione diretta per le province c’è un impegno solenne della Lega, adesso è la coalizione di centrodestra che deve determinarsi a Roma. Per quello che ci riguarda i nostri parlamentari depositeranno un emendamento apposito al Decreto Emergenze che andrà in conversione tra qualche settimana. Penso che i nodi politici verranno affrontati al massimo livello, del resto il problema non è solo l’elezione diretta per le province in Sicilia, ma anche per il Friuli Venezia Giulia che ha già varato una legge, e come è noto sul piatto c’è anche il tema del terzo mandato per i Presidenti delle regioni. Confidiamo molto su un esito positivo, come auspicato dal presidente alla regione Schifani che in prima persona sta seguendo la questione“. Rimangono però da superare le resistenze di alcune frange di Fratelli d’Italia. Partito nel quale, sulle Province, ci sono sensibilità diverse.
Vertenza Forestali: “Servono coperture”
Il presidente della Regione è tornato poi sulla vertenza aperta dei Forestali. Ieri, oltre mille precari hanno manifestato a Palermo. Il prossimo incontro è previsto per il 3 febbraio, ma Renato Schifani invita alla prudenza. “Prima il governo dovrà valutare l’andamento dei conti, la soluzione dei forestali passa da un sensibile aumento della spesa corrente. Uno degli accordi che ho stipulato con il governo nazionale quando mi sono insediato, è quello di evitare proprio l’incremento della spesa . Se non ho certezza di aumento di entrate tributarie dovremmo fare una forte riflessione”
La partita del Collegato
Fra i grandi temi in agenda all’Ars c’è la partita del Collegato. Fatto su cui fa il punto il governatore. “C’è un accordo con l’opposizione di pulire il maxi emendamento governativo. Verificheremo cosa inserire nel rispetto degli impegni assunti nei confronti della maggioranza e degli impegni assunti da me nei confronti dell’opposizione“.
Chiesto il ritiro del ddl Funzione Pubblica
Passaggio finale sull’assunzione dei medici in assessorato. “Ho sentito l’assessore Messina che chiederà al Parlamento il ritiro del ddl sulla funzione pubblica per approfondimenti“.