La Sicilia torna a essere un set cinematografico d’eccezione. Christopher Nolan, il celebre regista, da anni sulla cresta dell’onda per film quali Inception, la trilogia di Batman, Dunkirk e il recente e chiacchieratissimo Oppenheimer, girerà parte del suo prossimo film, The Odyssey, proprio nella nostra regione. In particolare, l’isola di Favignana, perla delle Egadi, ospiterà alcune delle scene principali del progetto, tratto dall’Odissea di Omero, con riprese aggiuntive previste anche lungo l’arcipelago delle Eolie.

La scelta di girare in Sicilia si lega probabilmente non solo alla sua straordinaria bellezza, ma anche al fascino storico e letterario che da secoli avvolge l’isola.
Secondo una controversa teoria formulata dallo studioso inglese Samuel Butler nel 1897, e più recentemente rivalutata dagli studi di Deborah Piredda e Girolama Sansone, molte delle avventure di Ulisse si sarebbero svolte lungo le coste siciliane. Butler associò Favignana, nota anche come “isola delle capre”, a una delle tappe del viaggio epico descritto da Omero.
Il cast del film, previsto in uscita per l’estate 2026, si preannuncia straordinario: Tom Holland interpreterà Ulisse, affiancato da Zendaya nei panni di Penelope. Tra gli altri grandi nomi figurano Matt Damon, Anne Hathaway, Charlize Theron, Robert Pattinson e Lupita Nyong’o. Oltre alla Sicilia, il film prevede riprese anche nel Regno Unito e in Marocco.
La presenza di una produzione di tale portata rappresenta un’opportunità unica per la nostra Isola, non solo in termini economici e turistici, ma anche per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Favignana e le Eolie, già apprezzate per il loro fascino naturale, saranno presto al centro dell’attenzione internazionale, dimostrando ancora una volta come la nostra isola sia una fonte inesauribile di ispirazione per il mondo del cinema.
Per i siciliani, si tratta di un’occasione di orgoglio e di riscoperta delle nostre radici mitologiche, che sembrano tornare a vivere attraverso l’obiettivo di uno dei più grandi registi contemporanei.