Lo smaltimento dei rifiuti di Roma Capitale, Campania e Sicilia sono stati i temi principali del primo anno di attività della Commissione d’inchiesta bicamerale sul ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali e agroalimentari, istituita per legge alla fine del 2023. La relazione sull’attività annuale è stata presentata stamani alla Camera dal presidente della Commissione, il deputato Iacopo Morrone, alla presenza del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e del procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo.
La Commissione, formata da 18 senatori e 18 deputati, ha sostituito la precedente Commissione Ecomafie, ampliandone la competenza: non solo le attività illecite legate allo smaltimento dei rifiuti, ma anche quelle relative a reati ambientali e agroalimentari e contro gli animali. L’organismo dal settembre 2023 al dicembre 2024 ha compiuto 71 audizioni a Palazzo San Macuto, la sua sede, e 14 esterne.
Sono state compiute 21 missioni in 8 regioni e una all’estero, in Olanda. L’archivio della Commissione a dicembre è arrivato a contare documenti per 56mila pagine.
La relazione sull’emergenza rifiuto a Roma Capitale e sulla discarica di malagrotta, presentata a fine 2024, è stato il lavoro più importante. Ha messo in luce, ha detto Morrone, “un significativo deficit impiantistico del Comune di Roma e dell’intera regione Lazio”.
In Campania, la Commissione ha aggiornato il quadro dei problemi nella Terra dei Fuochi, in particolare l’inquinamento delle falde, e sui flussi illeciti di rifiuti verso la Puglia.
In Sicilia sono state riscontrate “gravi criticità” sulle discariche. La Commissione è intervenuta anche sulla discarica Riceci che deve essere realizzata a Pesaro Urbino: “il nostro intervento è stato determinante per chiarire alcuni aspetti“, ha detto Morrone.
Per quanto riguarda gli illeciti ambientali e agroalimentari, la bicamerale si è occupata di contraffazione di prodotti alimentari, di stalle fatiscenti per le corse clandestine dei cavalli, dell’inquinamento da Pfas, del caporalato in provincia di Latina e della bonifica del sito inquinato (Sin) di Gela.