In merito all’articolo pubblicato sul sito online di una testata giornalistica in data 30 gennaio e relativo a presunte esternazioni di contrarietà alla realizzazione del Ponte sullo Stretto il direttore generale del Cas, il Consorzio autostrade siciliane, Franco Fazio, fornisce alcune precisazioni e smentite:
“Visto che le frasi così come estrapolate dal mio intervento sono state incardinate su una “denuncia” ed uno stato di allarme sulle condizioni delle autostrade in gestione al CAS facendo trapelare una avversione alla realizzazione dell’opera stessa, ancorché nello stesso articolo si legge come lo scrivente ne sia tra i “fautori”.
Si precisa che i contenuti del mio intervento sono stati volutamente travisati sia nella forma che nell’approccio sostanziale alle problematiche riferite.
Il tratto autostradale che subirà maggiore incremento di transito veicolare nel periodo di realizzazione del ponte, ovvero quello prossimo alla città capoluogo, è tra i primi ad essere stati realizzati, risalendo difatti agli anni 70.
La realizzazione del Ponte sullo Stretto consentirebbe, nell’ambito delle opere di compensazione richieste dal Consorzio e condivise dall’Amministrazione Regionale con una recente nota, di effettuare fondamentali interventi di manutenzione volti ad incrementare le condizioni di sicurezza ed accogliere il transito pesante derivante dalla costruzione dell’infrastruttura“.
“Tali opere – prosegue- di riqualificazione del nastro autostradale esistente, che da decenni sono in attesa di reperimento di fondi di finanziamento, rischierebbero ulteriori ritardi qualora non si realizzasse il collegamento stabile tra la Sicilia e l’Europa.
Da questo non può che derivare l’auspicio che al più presto inizino i lavori del ponte, strumento fondamentale per lo sviluppo della nostra Isola. Questo, anche in virtù del fatto che su oltre 13 miliardi in totale, ben 8 saranno spesi direttamente sul territorio per la messa in sicurezza dello stesso, così da intervenire efficacemente sul fenomeno del dissesto idrogeologico e poter garantire in meno di dieci anni una nuova viabilità e l’ammodernamento di quella esistente, compresa la rete autostradale siciliana. Qualunque altra dichiarazione a me attribuita all’infuori di questa non mi appartiene in alcun modo”.
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