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La ventiquattresima giornata

Il Palermo si sveglia tardi, Barbera espugnato dal Pisa: adesso il futuro di Dionisi è appeso ad un filo

venerdì 31 Gennaio 2025

La seconda sconfitta consecutiva, dopo quella in trasferta a Reggio Emilia, sancisce la riapertura di una ferita mai del tutto sanata e spalanca le porte alla crisi. Un Pisa superiore in ogni zona del campo prende il sopravvento nel manto erboso del Barbera e vince 1-2. Si ferma così la striscia verde di successi tra le mura casalinghe del Palermo, costretto ad arrendersi alla formazione toscana che, con i tre punti strappati nel capoluogo siciliano, mette la freccia e sorpassa il Sassuolo in vetta alla classifica. Una battuta d’arresto che adesso potrebbe rivelarsi fatale per il futuro di Alessio Dionisi sulla panchina rosanero. 

Le risposte negative incassate contro la Reggiana incidono sulle scelte di Dionisi. La ricerca dei tre punti e una panchina mai così traballante, impongono al tecnico dei cambi netti nella scelta dell’undici titolare. A sorprendere è il passo indietro sul portiere. Dopo le tre partite da titolare, Sirigu torna ad accomodarsi in panchina, in favore del rientro di Desplanches. Esordio in maglia rosanero invece per il neoacquisto Magnani, al posto di Baniya scavalcato nelle gerarchie. Muta anche la composizione del trio in mezzo al campo, con Verre al posto di Gomes.

Primo quarto d’ora da dimenticare per il club di viale del Fante. E’ un avvio dai ritmi decisamente blandi, spento e dalle poche emozioni quello che riguarda l’anticipo del venerdì sera del campionato di serie B. I rosa appaiono in difficoltà in fase di costruzione, faticando a oltrepassare gli ultimi venti metri di campo palla al piede. Un Palermo in appannaggio e dalla scarse e prevedibili idee, spesso affidate da lanci lunghi e imprecisi, ma comunque in grado di contenere l’onda nerazzurra.

I punti deboli della compagine siciliana emergono in maniera sempre più evidente e la fatica nel vincere contrasti e duelli sono sempre più evidenti, soprattutto a centrocampo, dove l’assenza di Gomes risuona più forte che mai. Proprio da queste lacune nasce il vantaggio del Pisa. Dagli sviluppi di un calcio di punizione, gli ospiti si rilanciano, cercano la porta e vengono favoriti dal goffo rinvio di Nikolaou. La sfera torna tra i piedi dei toscani e il cross di Moreo viene intercettato dal braccio di uno scomposto Ranocchia. L’arbitro non ha dubbi: rigore. Dagli undici metri il destro chirurgico di Rus non si smentisce, spiazza Desplanches e sblocca il tabellino: 0-1.

La reazione dei padroni è fin troppo timida e contenuta. La formazione di Inzaghi si conferma ancora una volta squadra sporca e incisiva e prima della mezz’ora, al ventiseiesimo, pesca la rete del raddoppio, approfittando dei tanti errori. La rete nasce infatti da una rimessa laterale battuta da Lund e a rivelarsi fatale è il retropassaggio del difensore greco a Desplanches. Il portiere dell’Italia U21 si lascia ipnotizzare dal pressing di Lind, permettendo proprio al danese di realizzare lo 0-2.

Per vedere uno scorcio di luce, il Palermo dovrà attendere il trentaquattresimo minuto, grazie alla buona lettura e l’inserimento di Le Douaron, abile a sfruttare il suggerimento teso di Ceccaroni dalla corsia macina, ma, come spesso già visto nelle precedenti uscite, fin troppo sbilanciato e impreciso, spedendo così il pallone alto sopra la traversa. Proprio dell’esterno di sinistra prendono forma gli spunti migliori, mentre a destra l’undici rosanero appare “zoppo”, con un Diakité non ancora in piena confidenza con la posizione da quinto, rivestita fino ad oggi, dall’avvento del 3-5-2, da Pierozzi.

Alla soglia del quarantesimo arriva anche il primo guizzo di Brunori, bloccato però da Semper. Il capitano, in tandem con il compagno di reparto francese, hanno a loro disposizione pochi palloni giocabili. Forza, volontà e una sacrificata fase di copertura non bastano per far risalire una squadra dalla prestazione al di sotto della sufficienza dal centrocampo in su.

Il Pisa gestisce e contiene. Proprio sulla stessa falsa riga riparte il secondo tempo. Dionisi, sotto di due gol, decide di tornare in campo con gli stessi uomini immutati. Una situazione non semplice e un risultato complesso da ribaltare per la piega decisamente negativa presa dal match. Il club di viale del Fante conduce ancora una gara imprecisa, le seconde palle restano il tallone d’Achille e la superiorità dei nerazzurri, mattoncino dopo mattoncino, si costruisce su queste basi.

Poco prima del sessantesimo i siciliani accorciano le distanze, sfruttando i piccoli errori concessi dalla squadra di Inzaghi. Dagli sviluppi di un corner, i rimpalli in area questa volta favoriscono i padroni di casa. Brunori intercetta il pallone sventagliato in area, isolato e privo di marcature inquadra lo specchio della porta e buca la rete di Semper: 1-2.

Il match si sposta sempre più sul piano nervoso. Il Pisa si abbassa e registra un calo in termini di intensità, ma il Palermo non è capace di cogliere gli attimi giusti. Dionisi prova così a invertire la tendenza affidandosi alla freschezza di Pierozzi e Di Francesco, subentrati al settantacinquesimo rispettivamente per Diakité e Verre. Sette minuti più tardi termina il tempo anche di Magnani, sostituito per Baniya.

Con i toscani stanchi e in affanno, i rosa prendono finalmente in mano le redini dello scontro. L’occasione più ghiotta passa dai piedi di Ranocchia su punizione, ma Semper è bravo a distendersi e smanacciare la palla in angolo. Saltano gli schemi: fuori Lund, dentro Henry. Il club di viale del Fante a trazione offensiva non riesce comunque a incidere e la fortuna non viene in aiuto. L’estremo difensore toscano, infatti, esalta le sue doti anche sul tentativo di Le Douaron, poco dopo. Al Barbera termina così 1-2.

 

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