In merito al corso di formazione politica a Ribera, si sono scatenate delle polemiche su presunte dichiarazioni del segretario nazionale della Dc Totò Cuffaro, secondo cui avrebbe ritirato degli inviti a Nuccio Di Paola e a Ismaele La Vardera. Ma Cuffaro smentisce tale revoca. Di seguito il post su Facebook del capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace.
Il corso di formazione politica è stato ideato da me, voluto da me nella mia città, le personalità politiche sono state invitate da me. Mi assumo io la responsabilità. Ad ogni invitato ho chiesto di parlare della politica dal proprio punto di vista, della propria esperienza partitica, delle diversità.
Nessuno mi ha chiesto, né tantomeno è stato da me autorizzato ad offendere gli avversari, tantomeno nessuno è’ stato e sarà autorizzato ad offendere il mio leader Totò Cuffaro” dichiara in un post sul proprio profilo Facebook il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace.
“Ribadisco ancora una volta, io sono orgoglioso di essere amico leale e fedele di Toto’ Cuffaro e pertanto non posso permettere a nessuno di approfittare di un mio errore per inveire e infierire nei suoi confronti e di conseguenza su tutti gli iscritti alla DC. I miei amici e colleghi Di Paola e La Vardera da me inviati, (non soltanto al corso di formazione politica ma anche alla seconda edizione della festa dell’amicizia) probabilmente perché criticati dalla stampa ad aver accettato il mio invito ad un corso di formazione politica organizzato dalla DC, stanno reagendo alle critiche, a mio avviso, in maniera eccessivamente cruenta nei confronti di Cuffaro, quasi a giustificarsi”, continua Carmelo Pace.
“Chiedo scusa io a Cuffaro, agli iscritti del mio partito per il linciaggio subito. E’ stato un mio errore. Chiedo scusa pure ad Ismaele e Nuccio se sono stato causa di attacchi nei loro confronti, non era nelle mie intenzioni. A tutto però c’è un rimedio. Nel corso di formazione politica ognuno potrà esprimersi liberamente ma nel rispetto della dignità degli altri. Saremo felici di ascoltare le dottrine politiche diverse e distanti dalla Democrazia Cristiana. Le offese francamente NO. Nè per Cuffaro, nè per altri”, aggiunge Pace.
“Chiederò personalmente a Di Paola e La Vardera di evitare di partecipare.Il confronto è il sale della politica, il linciaggio mediatico (per un mio personale errore) invece no”, conclude Pace.