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Le dichiarazioni

Operazione antimafia nel Palermitano, le prime reazioni

martedì 11 Febbraio 2025

Arrivano i primi commenti dopo la maxi-operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che ha disposto i fermi e gli arresti per 181 persone accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, consumate o tentate, aggravate dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, reati in materia di armi, contro il patrimonio, la persona, esercizio abusivo del gioco d’azzardo. L’inchiesta che ha scoperto l’ennesimo tentativo di Cosa nostra di ricostituire la Cupola provinciale vede coinvolti i clan di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova, San Lorenzo, Bagheria, Terrasini , Pagliarelli e Carini.

 

Le reazioni della politica

 

Giorgia Meloni

“Un’operazione straordinaria dei Carabinieri del comando provinciale di Palermo ha portato oggi all’arresto di oltre 180 persone, tra cui diversi boss, infliggendo un colpo durissimo a Cosa Nostra. Un risultato che conferma l’impegno incessante dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni sui social.

“Le intercettazioni lo dicono chiaramente: ‘L’Italia per noi è diventata scomoda, io me ne devo andare’, ammetteva uno degli arrestati. Un segnale chiaro: la criminalità organizzata è alle strette, la lotta alla mafia non si ferma e non si fermerà”, continua la premier Meloni.

“Grazie ai Carabinieri del Nucleo Investigativo e a tutte le Forze dell’Ordine che ogni giorno difendono la legalità e la sicurezza dei cittadini. La mafia va sconfitta con determinazione e senza alcun compromesso. Lo Stato c’è e non arretra”, conclude Meloni.

Renato Schifani

Si tratta – ha dichiarato il presidente della Regione Renato Schifanidi un colpo durissimo alle organizzazioni criminali che continuano a minacciare la sicurezza e il futuro della nostra terra. Voglio rivolgere un sincero ringraziamento alla Procura di Palermo e all’Arma dei Carabinieri per la dedizione e la professionalità dimostrate in questa operazione di altissimo livello. Il loro instancabile lavoro è la testimonianza concreta dello Stato che agisce con fermezza per liberare la Sicilia dal giogo della criminalità organizzata. E’ la conferma, ancora una volta, che la lotta alla mafia non conosce tregua e che le istituzioni sono unite e determinate nel contrastare ogni forma di illegalità“.

Roberto Lagalla al Teatro Massimo
Roberto Lagalla

Tra le prime reazioni, quella del sindaco di Palermo Roberto Lagalla: Rivolgo il mio sentito apprezzamento al Comando provinciale dei Carabinieri, alla Direzione distrettuale antimafia e alla Procura della Repubblica di Palermo per l’imponente blitz che ha dato oggi un colpo storico a quella mafia che cerca di riorganizzarsi nei diversi quartieri di Palermo e in provincia. L’operazione di oggi svela una Cosa nostra che utilizza le nuove tecnologie e si arricchisce, soprattutto, grazie al traffico di stupefacenti e alle estorsioni. Per queste ragioni, il ringraziamento dell’amministrazione comunale va alle forze dell’ordine, alla magistratura e agli organi investigativi per l’instancabile impegno nella lotta alla criminalità organizzata“.

Antonello Cracolici

Esprimo il mio plauso alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, alla Procura, ai Carabinieri e alle forze dell’ordine che hanno lavorato alla maxi operazione antimafia di oggi colpendo boss, gregari e numerosi mandamenti di Palermo e provincia. Dobbiamo chiederci però cosa sta succedendo oggi nelle carceri. Altro che isolamento e regime di alta sicurezza per i mafiosi, il carcere rischia di tornare ad essere un hotel a 5 stelle per i mafiosi“. Così il presidente della commissione Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici. 

Anthony Barbagallo

Il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo ha rivolto un plauso ai magistrati della Procura di Palermo e ai carabinieri che hanno condotto il blitz: “L’operazione di stamani nel Palermitano conferma l’attualità e la pericolosità dell’organizzazione mafiosa che dimostra anche di sapere utilizzare anche le tecnologie più avanzate per le proprie comunicazioni, per continuare la sua attività di controllo sul territorio e per condurre le proprie attività illecite. Per questo il lavoro della magistratura e degli organi inquirenti è e rimane insostituibile e fondamentale assieme a quello delle forze dell’ordine. Il governo nazionale, oggi solerte nel complimentarsi, se ne ricordi sempre smettendo con la delegittimazione nei confronti della magistratura e pensi quindi a rafforzare gli organici e a potenziare gli strumenti di indagine a partire dalle intercettazioni“.

Nino Germanà

Plauso alle forze dell’ordine di Palermo per l’eccezionale operazione che ha disposto i fermi e gli arresti di oltre 180 persone, tra boss, ‘colonnelli’, uomini d’onore ed estortori del capoluogo siciliano e della provincia. Oggi, un’altra risposta dello Stato contro la criminalità organizzata. L’impegno del governo a contrasto della mafia c’è e continuerà. Un ringraziamento alle nostre donne e ai nostri uomini in divisa per il costante lavoro a garanzia della sicurezza dei cittadini“. Ha dichiarato il senatore siciliano della Lega e commissario regionale del partito, Nino Germanà.

Salvo Geraci

Per il capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana e sindaco di Cerda Salvo Geracila grande operazione antimafia di stamane colpisce le cosche che non perdono occasione per riorganizzarsi e per continuare a tenere il territorio sotto scacco con il racket e il traffico di droga. Voglio rivolgere un apprezzamento all’Arma dei Carabinieri, al colonnello Ivan Boracchia e al tenente colonnello Domenico La Padula per l’importante lavoro investigativo coordinato dalla procura distrettuale Antimafia di Palermo. La ramificazione di cosa nostra nel Palermitano subisce così un colpo fortissimo grazie all’arresto di ben 183 soggetti. Ancora una volta lo Stato dimostra di essere più forte ed attrezzato contro i mafiosi che, come emerge all’operazione odierna, ricorrono anche a strumenti sofisticati per comunicare tra loro“.

Marco Intravaia

Anche il deputato regionale di Fi Marco Intravaia, componente della Commissione Regionale Antimafia, ha commentato l’operazione di questa notte: “Complimenti ai Carabinieri e alla Procura di Palermo per l’imponente maxi retata contro Cosa Nostra. Sono 181 gli arrestati, un colpo molto duro all’organizzazione mafiosa che purtroppo tenta sempre di rialzare la testa, nonostante i ripetuti successi messi a segno dallo Stato. È importante procedere sia sul versante della repressione, su cui lavorano egregiamente le Forze dell’Ordine, e su quello della prevenzione che chiama in causa tutti, dalle istituzioni alla società civile“.

 

Carolina Varchi

“L’imponente operazione del Comando provinciale dei Carabinieri, della Direzione distrettuale antimafia e della Procura della Repubblica di Palermo che ha dato oggi un colpo storico a quella mafia che cerca di riorganizzarsi nei diversi quartieri di Palermo, ha svelato che Cosa nostra utilizza le nuove tecnologie e si arricchisce, soprattutto, grazie al traffico di stupefacenti e alle estorsioni. A tutte le Forze coinvolte in questo blitz vanno le mie congratulazioni. A differenza di quanto paventato da alcune forze di opposizione, con la nostra maggioranza nessuno strumento in uso agli investigatori è stato spuntato al contrario riescono a mettere a segno colpi così eccellenti. Le recenti intercettazioni poi, pubblicate dal quotidiano la Repubblica, confermano una profonda avversione di importanti esponenti della mafia nei confronti di Giorgia Meloni e della sua azione politica., sempre più determinata a non indietreggiare ma rafforzare il 41 bis. Al nostro presidente la mia totale solidarietà nella piena consapevolezza di continuare a lavorare senza esitazione seguendo un percorso già tracciato.” Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Carolina Varchi, capogruppo in commissione giustizia.

 

Chiara Colosimo

Un “potenziamento” degli strumenti legislativi” a disposizione, “per attuare un taglio netto e radicale di quel cordone ombelicale tra detenuti e famiglie criminali di riferimento e per evitare pericolose derive interpretative che possano condurre nuovamente a situazioni analoghe”. Lo dice il presidente dell’ Antimafia Chiara Colosimo sottolineando che la Commissione “ha acceso un faro proprio sul nodo delle carceri dal momento che, come appare in tutta chiarezzadall’operazione di Palermo, la necessità di recidere il legame tra i soggetti detenuti ed i sodali in libertà rimane di primaria importanza”.

Il blitz scattato stamattina a Palermo da parte della procura e dei carabinieri, aggiunge, “è di un importanza epocale ed evidenzia aspetti fondamentali del modus operandi delle associazioni criminali: narcotraffico e rapporti con detenuti ed ex detenuti che tornano a controllare il territorio”. Con questa operazione, conclude, “lo Stato dimostra di essere pronto a rispondere colpo su colpo”.

 

Anthony Barbagallo

“L’operazione di stamani nel Palermitano conferma l’attualità e la pericolosità dell’organizzazione mafiosa che dimostra anche di sapere utilizzare anche le tecnologie più avanzate per le proprie comunicazioni, per continuare la sua attività di controllo sul territorio e per condurre le proprie attività illecite. Per questo il lavoro della magistratura e degli organi inquirenti è e rimane insostituibile e fondamentale assieme a quello delle forze dell’ordine”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo che rivolge un plauso ai magistrati della procura di Palermo e ai carabinieri che hanno condotto il blitz antimafia stanotte nel capoluogo siciliano. “Il governo nazionale, oggi solerte nel complimentarsi, se ne ricordi sempre – aggiunge – smettendo con la delegittimazione nei confronti della magistratura e pensi quindi a rafforzare gli organici e a potenziare gli strumenti di indagine a partire dalle intercettazioni”.

 

Leoluca Orlando

“Cosa Nostra è stata colpita al cuore con una maxi operazione che conferma il tentativo di riorganizzazione, in forme nuove e con l’ausilio di sistemi tecnologici, dei clan mafiosi. Rivolgo un sentito ringraziamento alla Procura di Palermo e alle forze dell’ordine per avere assicurato alla giustizia vecchi e nuovi boss. La maxi retata di stamattina conferma l’importanza di non arretrare nella lotta ad un potere criminale mai domo. Una battaglia che dev’essere impegno comune per la società civile, la politica e le istituzioni”. Lo ha dichiarato Leoluca Orlando, europarlamentare di Avs.

 

 

Giuseppe Conte

“Voglio complimentarmi con i magistrati e le forze dell’ordine che hanno arrestato 183 persone in un maxiblitz a Palermo che dimostra l’impegno degli inquirenti nel combattere il crimine, la mafia e la malavita organizzata”. E’ quanto afferma il presidente degli M5s, Giuseppe Conte, a margine dell’udienza del processo Regeni.

 

 

Nino Minardo

“La brillante operazione antimafia condotta dal comando provinciale dei carabinieri guidato dal generale Luciano Magrini e dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo ci racconta come la lotta a Cosa Nostra sia ormai anche una lotta tecnologica”. Lo dice il presidente della commissione Difesa della Camera Nino Minardo. “Dalle indagini sta chiaramente emergendo come le organizzazioni criminali abbiano cominciato a servirsi dell’innovazione tecnologica per coordinarsi e mantenere controllo del territorio e traffici illeciti. E’ necessario che Forze dell’Ordine e Magistratura abbiano risorse e mezzi per contrastare questa Mafia 3.0” conclude Minardo.

 

Davide Aiello

“Questa mattina, Palermo si è risvegliata più libera”. Lo dichiara Davide Aiello, deputato palermitano del Movimento 5 Stelle, commentando l’operazione antimafia che ha portato all’arresto di 183 esponenti di Cosa Nostra. “Si tratta di un’indagine straordinaria – sottolinea Aiello – che ha fermato l’ennesimo tentativo di ricostruire la Cupola, riaffermando la forza dello Stato nella lotta alla mafia. Questo risultato dimostra ancora una volta che la criminalità organizzata tenta di riorganizzarsi, sfruttando il business dell’edilizia e delle estorsioni, infiltrandosi nei sistemi economici del nostro Paese con vecchi e nuovi boss. Lo Stato non deve abbassare la guardia né inviare segnali di debolezza. Il nostro dovere è continuare a sostenere il lavoro di magistratura e forze dell’ordine, garantendo strumenti normativi adeguati per contrastare con determinazione ogni forma di criminalità organizzata. La lotta alla mafia non si ferma e non si fermerà mai”.

 

giovi monteleone
Giovì Monteleone

“A nome dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza di Carini, esprimo il più profondo ringraziamento alle forza dell’ordine e alla magistratura per l’operazione che ha portato agli ultimi arresti di mafia. Questo risultato aggiunge un altro tassello nella lotta contro la criminalità organizzata e conferma l’impegno incessante di chi con coraggio lavora giornalmente per garantire sicurezza e legalità”. Lo dice il sindaco di Carini Giovì Monteleone in merito agi fermi compiuti dai carabinieri nel corso dell’operazione antimafia della scorsa notte. “L’amministrazione comunale – conclude Monteleone – continuerà a fare la sua parte con azioni concrete di prevenzione, promuovendo la cultura della legalità e contrastando ogni forma di condizionamento mafioso, come già dimostrato attraverso il nostro impegno quotidiano e le iniziative adottate in questi anni”.

 

 

Filippo Tripoli

“L’amministrazione comunale di Bagheria esprime il suo plauso e ringraziamento alle forze dell’ordine, alla direzione distrettuale antimafia di Palermo per la brillante operazione antimafia condotta nella notte. L’importanza di questo tipo di azioni, che rafforzano la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e dimostrano che la lotta alla mafia è una priorità assoluta”. Lo dice il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli sul blitz che la scorsa notte ha portato all’arresto e al fermo di 183 indagati.

“Esprimo il mio più sentito ringraziamento alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’impegno profuso in questa importante operazione – dichiara il primo cittadino di Bagheria– Il duro colpo inferto alla mafia è un passo fondamentale verso una società più libera e sicura. L’amministrazione comunale continuerà a collaborare con le autorità competenti per contrastare ogni forma di criminalità e per promuovere la cultura della legalità”.

Antonio De Luca

“Il grosso colpo inferto ai mandamenti mafiosi di diverse zone del Palermitano rappresenta un’enorme iniezione di fiducia per la collettività e la plastica dimostrazione che lo Stato c’è e agisce”, afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.

 

Salvo Geraci

“Voglio rivolgere un apprezzamento all’Arma dei carabinieri, al colonnello Ivan Boracchia e al tenente colonnello Domenico La Padula per l’importante lavoro investigativo coordinato dalla procura distrettuale antimafia. La ramificazione di cosa nostra nel Palermitano subisce così un colpo fortissimo”, dice Salvo Geraci, capogruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana e sindaco di Cerda.

 

Michele Catanzaro

Per il capogruppo del Pd all’Ars, Michele Catanzaro, “il maxi blitz dimostra lo straordinario impegno della magistratura e delle forze dell’ordine contro il costante pericolo rappresentato da Cosa nostra e dalla criminalità. Emilio Miceli, presidente del Centro studi Pio La Torre, sottolinea che “quella di oggi è stata un’operazione da ascrivere tra le più importanti della storia della lotta alla mafia. La magistratura in questi anni ha dimostrato di essere all’altezza della sfida e in grado di contrastare l’azione mafiosa”.

 

 

 

Maria Falcone: “Cosa nostra vinta? La realtà dimostra il contrario”

 

Maria Falcone
Maria Falcone

“L’inchiesta di oggi dimostra che la mafia è ancora forte e radicata nel territorio e che l’idea che fosse sconfitta, solo perché aveva abbandonato per interessi la strategia stragista, era illusoria. Cosa nostra, come racconta l’indagine della Dda, continua a fare soldi in silenzio, avendo capito che gli omicidi e le stragi sono controproducenti. Se non avessimo investigatori e magistrati attenti ed esperti le cosche sarebbero più forti di prima”. Lo dice Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone e presidente della fondazione che del magistrato porta il nome, sull’inchiesta della Dda di Palermo che ha portato all’arresto di 181 persone.

“Altro aspetto da sottolineare ,a mio avviso molto allarmante, – prosegue Maria Falconeè la scoperta che i capimafia hanno a disposizione in carcere cellulari con cui continuano a dare ordini. Una realtà sconcertante che impone una riflessione”. Infine Maria Falcone ribadisce l’importanza di “dotare gli inquirenti di strumenti che possano contrastare la capacità di Cosa nostra di dotarsi di mezzi tecnologici di ultima generazione, come i telefonini criptati, per sfuggire alle intercettazioni”.

 

Presidente Centro Pio La Torre: “Da oggi si scrive una nuova pagina nel contrasto a Cosa Nostra”

“Quella di oggi è stata un’operazione da ascrivere tra le più importanti della storia della lotta alla mafia. Lo spaccato che emerge dall’indagine della magistratura e dall’azione delle Forza dell’Ordine, ci consegna un quadro reale della nuova dimensione di Cosa nostra. È questo il motivo per cui ci troviamo di fronte a un’azione importante”. Così dichiara Emilio Miceli, presidente del Centro Studi “Pio La Torre”.

“La magistratura in questi anni ha dimostrato di essere all’altezza della sfida e in grado di contrastare l’azione mafiosa. Quello che emerge da questi arresti è esattamente ciò che denunciamo da anni e cioè che Cosa nostra non è mai scomparsa e nell’assenza di guerre esplicita, di morti ammazzati, ha rafforzato, come sempre, i propri equilibri, la sua capacità di gestione, e ha rafforzato la propria pericolosità. Credo che da oggi si inizi a scrivere una pagina nuova nel contrasto all’azione mafiosa” conclude Miceli.

 

Il plauso dei sindacati e del mondo imprenditoriale all’operazione

 

Plauso dei sindacati confederali per l’operazione antimafia a Palermo. “Ogni grande colpo inferto alla mafia è un passo in avanti per il futuro dei nostri territori che solo liberi da condizionamenti possono risollevarsi” dice Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani. “La mafia si riorganizza, per questo tenere alta la guardia è l’unico modo per frenare tutte le attività criminali che minano lo sviluppo dei nostri territori” aggiunge.

“Il ringraziamento della Cgil Palermo e quello di tutti i palermitani onesti va al lavoro instancabile dei magistrati della Procura di Palermo e delle forze dell’ordine. Purtroppo Palermo, si conferma ancora una capitale malata di mafia e questo deve responsabilizzare tutti, non solo come già fanno magistrati e forze dell’ordine, ma anche chi governa le istituzioni, fino alle forze politiche, economiche e sociali” dice il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo a proposito della maxi operazione.

“Un plauso alla Procura di Palermo e all’Arma dei carabinieri per il durissimo colpo inflitto oggi alle organizzazioni mafiose, pronte a ricostituire la cupola provinciale” afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia e Palermo.

 

“Sos Impresa” plaude alla Procura di Palermo, diretta da Maurizio De Lucia, e al Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, diretto dal generale Luciano Magrini, per la maxi operazione antimafia che ha portato oggi al fermo ed alle misure cautelari per 181 tra boss, estorsori e trafficanti di droga. “Un altro serio e duro colpo sferrato alle fondamenta mafiose – afferma Matteo Pezzino, presidente di Sos Impresa Sicilia -. Questa operazione dimostra, sia il persistente radicamento della mafia a Palermo, sia la capacità dello Stato di contrastarla con continuità, creando grandi difficoltà alle famiglie mafiose, costrette, pur di resistere, a riorganizzarsi, a cercare nuovi adepti, a sperimentare nuove tecnologie. Accanto all’opera della magistrati e delle forze dell’ordine, però, occorre che scendano in campo tutte le forze sane di Palermo, a cominciare da imprenditori e commercianti”.

Dal canto suo l’ avvocato Fausto M. Amato, componente del Comitato nazionale antiracket, invita tutte le vittime a denunciare e a collaborare con la magistratura per accertare i reati. “Lo Stato – dice Amato – dimostra concretamente di essere più forte della mafia, non solo arrestando i mafiosi, ma anche aiutando concretamente le vittime che denunciano. Oggi si possono avere risarciti tutti i danni subiti dai mafiosi, ma bisogna avere chiaro da che parte stare: o con la mafia, o con lo Stato”.

 

Daniele La Porta

Un duro colpo alla criminalità organizzata. A distanza di due settimane da un’altra grande operazione antimafia, oggi è stata data una nuova sferzata ai mandamenti mafiosi di Palermo. La mafia punta a ricostituire la cupola anche attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie. Anche in questa occasione va il nostro plauso agli inquirenti e ai militari dell’Arma, che ancora una volta dimostrano una grandissima professionalità nella lotta a Cosa Nostra». Sono le parole di Daniele La Porta, presidente di Confartigianato Sicilia che elogia il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e della Procura di Palermo.

“Lottiamo quotidianamente per assicurare alle nostre imprese un terreno di legalità e un ambiente favorevole allo sviluppo e alla crescitaaggiunge La Porta –. Il lavoro della Procura e dei carabinieri ci aiuta a lavorare in un clima dove non ci deve essere più spazio per il malaffare”.

 

 

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