“È arrivato il momento di intervenire seriamente a una riforma che possa consentire di migliorare il servizio di emergenza e urgenza svolto dalla Seus 118. Bisogna superare il blocco delle assunzioni e trovare una soluzione per la ricollocazione del personale che perde l’idoneità alla mansione”. È quanto chiede in una nota il coordinamento regionale Fials 118 per voce di Carmelo Salamone e Sebastiano Motta.
Il sindacato ha richiesto una audizione in commissione Bilancio e in commissione Sanità all’Ars, alla presenza degli assessori al ramo, di Seus e dei sindacati, per affrontare le principali problematiche che affliggono la società. La prima è relativa alla carenza di organico. “Il blocco delle assunzioni – spiegano Salamone e Motta – impedisce i normali processi di turn over e dunque il personale che va via non viene sostituito e questo carica un impoverimento progressivo dell’organico con la chiusura a volte di postazioni che non si riesce a mantenere”. Ad aggravare la situazione anche “la grossa carenza di medici dell’emergenza, che causa la riduzione di postazioni 118 con medico a bordo su tutto il territorio regionale, penalizzando di fatto il servizio”.
Altro problema collegato al personale riguarda la ricollocazione di chi perde l’idoneità alla mansione. “Tutti gli autisti soccorritori vennero assunti all’epoca con quest’unica sola mansione – spiega la Fials – e se il dipendente non può espletarla magari per patologie e problematiche di altro tipo, diventa un serio problema ricollocarlo (ciò anche in base alle residuali capacità lavorative). Noi riteniamo che queste due criticità si possano risolvere sia sbloccando le assunzioni sia ricollocando il personale nelle aziende associate alla Seus”.
La Fials chiede inoltre la rimodulazione dei contratti, “trasformandoli in contratti di sanità pubblica, come venne sancito all’epoca della costituzione di Seus, e dunque superando e facilitando la risoluzione del problema della ricollocazione in altre strutture sanitarie regionali”.