
“L’impatto del ddl Intercettazioni sulle indagini può essere enorme, fino a impedire il loro corretto sviluppo. Per come è pensata la riforma, senza elementi nuovi e determinanti non si potrà andare oltre il limite di 45 giorni. Le indagini quindi, soprattutto quelle nei confronti dei pubblici funzionari e della politica, si trasformeranno in un terno al lotto: o si avrà la fortuna di cogliere la prova regina in quel breve lasso di tempo, oppure sarà assicurata la piena impunità”. Così in una nota Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle
Davvero i cittadini italiani chiedono l’impunità per ogni malefatta dei pubblici amministratori? Di sicuro non la chiede la Commissione europea che, nell’ultimo rapporto sullo Stato di diritto 2024 presentato a luglio, aveva inviato ben sei raccomandazioni al governo italiano, tutte finora ignorate.
“Dopo l’abolizione – prosegue – del reato di abuso d’ufficio, la maggioranza prova con un’altra norma vergognosa ad allontanarci dall’Unione europea aumentando al contempo il senso di impunità per la classe politica. È questo che vogliono i cittadini?
Il Movimento 5 Stelle darà battaglia settimana prossima quando questa proposta ritornerà in aula alla Camera per la sua approvazione finale”, conclude.