Sappiamo tutti che secondo la legge economica dell’offerta, quanto più aumenta la difficoltà di approvvigionamento di un bene tanto più aumenta il suo prezzo e viceversa. A causa dell’indisponibilità di polimeri (materie prime plastiche) dovuta alla perturbazione artica che ha imperversato negli Stati Uniti dove ha provocato la chiusura del 90% della capacità produttiva nazionale di polipropilene (PP) e del 67% della produzione di etilene, assistiamo da oltre 5 mesi all’impennata dei prezzi dei prodotti chimici in tutti i mercati globali.
A denunciarlo, tra gli altri, c’ è l’Associazione EUPC – European Plastic Converters – che rappresenta le aziende europee che trasformano le materie plastiche.
Anche in Sicilia le aziende leader di trasformazione della plastica di Confapi (Agriplast, Plasticalfa, Irritec, ecc…) segnalano difficoltà crescenti nel reperire le materie prime necessarie per far fronte agli ordini e garantire la produzione, mentre le scorte diminuiscono in maniera allarmante e i prezzi del poco materiale reperibile registra aumenti violenti, tra il 40% e il 70%.
Emanuele Garrasi di Agriplast, con mandato da parte di Confapi Sicilia di rappresentare l’intero comparto sull’Isola, dichiara: “Oggi, il problema più grave non è solo l’aumento delle materie -che si è verificato spesso- ma il fatto che ad es. il Polietilene ha avuto un aumento del 25% sui materiali nel solo mese di novembre e negli ultimi mesi l’ascesa del prezzo è aumentata di più del doppio. Nel 2021 gli aumenti sono stati estremamente violenti a causa delle disponibilità contingentate in quanto molti imprenditori hanno dovuto acquistare a condizioni onerosissime i materiali per svolgere lavori urgenti.”.
“A tutto questo se si aggiunge che il Consiglio dei ministri ha approvato il “Decreto Sostegni” senza inserire l’ulteriore proroga della ‘plastics tax’, l’imposta di 450 euro a tonnellata sui Macsi (manufatti in plastica di singolo impiego), istituita con la legge di bilancio 2020, entrata in vigore 1° gennaio scorso, ma rinviata al 1° luglio 2021, non possiamo che affermare che la tempesta si appresta a diventare un vero e proprio tsunami dove a rischio di naufragio non saranno solo le PMI che eccellono nel comparto in Sicilia, ma migliaia di lavoratori e famiglie coinvolte”- afferma il Presidente Confapi Sicilia Dhebora Mirabelli.
In un’intervista del 22 marzo 2021 su “Il Fatto Quotidiano” il Presidente Nazionale della Confederazione della Piccola e Media Impresa, Maurizio Casasco, si è inoltre messo in luce come tutto questo può compromettere anche la lotta al Covid-19 e la campagna vaccinale per la mancanza del materiale medico necessario: dalle mascherine ai guanti, fino alle siringhe necessarie ad iniettare dosi di vaccino. L’unica alternativa possibile sembra essere quella di rifornirsi dalla Cina.