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Il capogruppo all'Ars: "Su parità di genere i tempi sono maturi"

Province, la Lega punta a Caltanissetta. Geraci: “Prevalga l’unità del centrodestra” CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 19 Marzo 2025

Aiuti ai comuni, riforma degli enti locali ed accordo per le prossime elezioni provinciali. E’ un Salvo Geraci a tutto campo quello che ha parlato ai microfoni de ilSicilia.it a proposito dei principali argomenti di attualità politica all’Assemblea Regionale Siciliana.

La sfida del Collegato e gli aiuti ai comuni

Partendo dal presente, a Sala d’Ercole si stanno via via analizzando i vari stralci del disegno di legge 738, meglio conosciuto come il “Collegato“. Un insieme di norme tecniche, quasi del tutto prive di impegno di spesa, ma necessarie ad adeguare o smussare alcuni aspetti della normativa regionale. Alcuni di questi riguardano i comuni. Tema sul quale si è concentrata l’attenzione di Salvo Geraci che, oltre ad essere capogruppo della Lega, ricopre il ruolo di sindaco di Cerda.

Parlando del primo stralcio del collegato, ho presentato un emendamento che mira ad aiutare quei comuni che nel 2003 hanno stabilizzato i propri contrattisti e non hanno più ricevuto contributi. L’obiettivo è quello di equiparare queste amministrazioni alle altre che, nel corso degli anni, hanno avuto dei sostegni in tal senso. Il tema degli enti locali è molto vasto e complesso. Diverse città fanno fatica a chiudere i bilanci. Non avere questo contributo significherebbe, per queste realtà territoriali, avere difficoltà nella tenuta economico-finanziaria dei propri conti“.

Parità di genere, i tempi sono maturi

A proposito di enti locali, all’Ars sta andando in scena l’ennesimo tentativo di portare a termine la riforma che mira ad inserire una rappresentanza di genere al 40% nelle Giunte Comunali. Tentativo più volte arenatosi contro gli scogli della politica regionale. Ma questa volta, almeno a giudizio dell’esponente del Carroccio, i tempi sarebbero maturi.

La formula del 40% è un passo in avanti affinchè le donne si possano avvicinare alla politica. L’approvazione di questa norma darebbe la possibilità di emergere ad una platea femminile più ampia. Le condizioni ci sono. Questa legge darà un ampio respiro e ci metterà al pari del resto d’Italia. Siamo già in ritardo. Insieme ad altre iniziative, miglioreremo il comparto degli enti locali. I tempi sono maturi per approvare un disegno che migliori le condizioni e l’operatività del comuni”.

Il puzzle delle candidature alle elezioni provinciali

Sul fronte delle elezioni provinciali invece, ieri si è concluso l’ultimo vertice di maggioranza. Una riunione che si è tenuta in via Magliocco, a Palermo, alla presenza dei principali coordinatori del centrodestra isolano. Motivo del contendere rimangono le candidature per le presidenze dei Liberi Consorzi (Siracusa, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Agrigento e Trapani). Sei caselle per sei partiti (Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Democrazia Cristiana, MpA e Noi Moderati). Il conto sembra semplice. Ma le varie correnti delle compagini politiche hanno spinto in passato per questa o quella provincia. Fatto che ha reso difficile la definizione di un accordo.

Un’intesa resa più complessa anche dalla formula con cui si andrà a votare, ovvero le elezioni di secondo livello. Argomento sul quale il capogruppo della Lega ha espresso la propria visione. “Chiaramente l’idea del centrodestra siciliano era quello di procedere con le elezioni di primo livello. Erano stati presentati degli emendamenti al Parlamento Nazionale. Alla fine, si dovrà votare con la legge Delrio. Una riforma che non condivido, ma  la legge va rispettata. Così, il 27 aprile, si andrà a votare“.

La Lega punta a Caltanissetta

Il secondo problema era quello di trovare un accordo di coalizione, soprattutto con riguardo ai Liberi Consorzi. E il capogruppo della Lega, in tal senso, non si nasconde e detta l’agenda politica del gruppo del Carroccio all’Ars. “Rivendichiamo con forza la candidatura a Caltanissetta. Noi proponiamo per il ruolo di presidente del Libero Consorzio il sindaco di Niscemi (Massimiliano Valentino n.d.r.). Un profilo autorevole e che dà il giusto peso ai territori. Ci sono sei province per sei partiti. Non sarà così complesso trovare una quadra. Bisogna fare un passo indietro per farne uno in avanti, affinchè il valore dell’unità del centrodestra prevalga“.

Una candidatura, quella del Libero Consorzio di Caltanissetta, che la Lega si è contesa con Forza Italia. Duelli che, in base a quanto filtrato dall’ennesimo vertice di maggioranza tenuto in via Magliocco, a Palermo, avrebbero riguardato anche Agrigento e Ragusa. La prima andrà, con ogni probabilità, a FdI. La scelta sulla seconda candidatura verrà effettuata dalla DC. Su Enna a scegliere sarà Forza Italia. Candidatura contesa per settimane con l’MpA di Raffaele Lombardo (quest’ultimo presenterà domenica, proprio a Enna, il nuovo soggetto politico con Roberto Lagalla e Gianfranco Miccichè). Gli autonomisti candideranno un proprio nome a Siracusa. A Trapani si va invece verso il ticket FI-Lega sul profilo del sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini.

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