Scene di guerriglia urbana fino a tarda notte per le vampe di San Giuseppe. Il bilancio è di diversi mezzi danneggiati dai lanci di pietre e bottiglie, quattro dei vigili del fuoco e uno della Rap.
In alcuni casi sono state organizzate vere imboscate per i vigili del fuoco, segnalato un incidente stradale nel quartiere di Brancaccio, all’arrivo dei pompieri il loro mezzo è stato preso di mira con un fitto lancio di pietre e bottiglie.
Trenta gli interventi delle squadre antincendio in diversi quartieri della città. Sono in corso indagini da parte di carabinieri e polizia per identificare quanti hanno partecipato ai disordini di ieri, soprattutto nei pressi dell’ospedale Civico e a Brancaccio, Sperone, Borgo Vecchio, Zen e nell’area di via Spedalieri.
“Ogni anno è sempre peggio. Quella che un tempo era una tradizione, con le ‘vampe’ accese in onore di San Giuseppe, si è trasformata in un pretesto per una guerra sociale. Un’occasione per sfogare rabbia e frustrazione contro chi indossa una divisa, contro quei servitori dello Stato che, inermi e incolpevoli, si ritrovano a fronteggiare una violenza immotivata. Il bilancio della scorsa notte è drammatico: agenti feriti, auto danneggiate e situazioni di estremo pericolo, affrontate con grande professionalità dai colleghi in servizio”. Lo dice Danilo Geraci segretario provinciale del sindacato di polizia Sap.
“Ma possiamo davvero continuare a pensare che la repressione sia l’unica soluzione? Possiamo credere che bastino manganelli e scudi per insegnare il valore delle regole? – aggiunge il segretario provinciale – No, la risposta è un’altra. Serve un percorso lungo e difficile, che parta dalle scuole, dall’educazione, dal rispetto. Perché le regole, per quanto difficili da accettare, sono necessarie per rendere la società più civile. Occorre un impegno concreto da parte delle istituzioni per avviare percorsi educativi mirati, che aiutino le nuove generazioni a comprendere il valore della legalità e del rispetto reciproco”.