Siracusa conferma il suo ruolo di destinazione privilegiata nel panorama turistico internazionale. In vista della Pasqua, le prenotazioni stanno crescendo a ritmi vertiginosi, segno di una ripresa solida e di una crescente attrattività della città anche nei periodi di bassa stagione. A raccontarci questa dinamica è Giuseppe Rosano, presidente di Noi Albergatori Siracusa.
“Nel 2024, Siracusa ha registrato oltre 1.200.000 soggiorni, con una netta prevalenza di turisti stranieri (circa il 65%). Questo è un dato importante perché gli stranieri tendono ad avere una capacità di spesa più elevata e a soggiornare almeno due o tre notti, rendendoli un target strategico per l’industria locale. La Pasqua, intanto, si presenta con un flusso di prenotazioni significativo, per cui è necessaria un’attenta pianificazione per accogliere i visitatori. Mentre, per quanto riguarda la stagione nel suo complesso, l’obiettivo è replicare il successo dell’anno scorso, mantenendo un livello di eccellenza”.
I fattori che influenzano il turismo?
“Oltre alle bellezze di cui la Sicilia è ricca, il clima è sicuramente un elemento favorevole, ma a volte può essere anche un fattore controverso. Questo perché alcuni Paesi del Nord Europa, tendono a promuovere il loro turismo in modo da deviare i flussi turistici, diffondendo slogan che descrivono la Sicilia come eccessivamente calda. Questo ci ha portati a riflettere su come comunicare al meglio le reali condizioni climatiche della nostra regione, per evitare che tali affermazioni disorientino i viaggiatori“.
Siracusa sta puntando sulla destagionalizzazione del turismo?
“Assolutamente sì, e i risultati lo dimostrano. Nel 2024 abbiamo iniziato la stagione turistica già a gennaio, ospitando il congresso mondiale delle guide turistiche, e anche i mesi di novembre e dicembre hanno registrato ottimi risultati. Possiamo dire che Siracusa è tra le prime città siciliane a lavorare attivamente sulla destagionalizzazione, riuscendo ad estendere la stagione turistica per tutto l’anno. Rispetto a Taormina, dove il turismo è concentrato in circa nove mesi, qui siamo riusciti a lavorare quasi dodici mesi su dodici”.
Quali sono le previsioni per il turismo nei prossimi anni?
“Abbiamo fatto delle proiezioni sui flussi turistici per i prossimi tre anni e stimiamo che Siracusa passerà dagli attuali 1.200.000 soggiorni a quasi 2.000.000, un incremento notevole. Questo trend di crescita riguarda l’intera Sicilia, che sta vivendo un periodo di grande attrattività internazionale. Il turismo genera economia, crea benessere e posti di lavoro per i giovani, quindi è essenziale gestire questa crescita in modo sostenibile”.
Che sfide affronta il settore e come state lavorando per rendere Siracusa una destinazione turistica d’eccellenza, mantenendo al contempo un equilibrio con le esigenze dei cittadini?
“Uno dei principali obiettivi è il miglioramento dei servizi, sia per i cittadini sia per i turisti. Stiamo collaborando con l’amministrazione comunale per affrontare criticità come viabilità, traffico e carenza di parcheggi. Per essere una destinazione turistica di eccellenza, dobbiamo risolvere questi problemi e garantire un’accoglienza all’altezza delle aspettative. Allo stesso tempo, è essenziale che la crescita del turismo sia equilibrata, per evitare fenomeni di rigetto da parte della popolazione locale. In alcune città d’arte italiane si sono già verificati segnali di disagio, come a Palermo, dove sono apparse scritte ‘Turisti go home’. Noi vogliamo prevenire simili situazioni, garantendo che il turismo rappresenti un valore aggiunto per tutti, sia per i visitatori sia per chi vive a Siracusa”.