“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione del disegno di legge prestazioni sanitarie, che permette molti passi avanti nel contenimento dell’annoso problema delle liste d’attesa”. A dichiaralo è il senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo, componente della commissione Bilancio di Palazzo Madama.
“Con il Ddl prestazioni sanitarie è stato approvato un emendamento del relatore molto importante che riformulava il testo di una mia proposta – ha aggiunto il senatore Russo -. Riguarda gli ambulatori e poliambulatori dei medici specialistici. Sono stati riconosciuti come ‘presidi sanitari’ e ciò rappresenta un cambio di paradigma rilevante. Gli specialisti accreditati esterni erogano prestazioni medico-specialistiche e sono capillari su tutto il territorio nazionale con la loro presenza pari a 5.410 strutture rispetto alle 3.804 pubbliche. Come ‘presidi sanitari’ potranno somministrare vaccini, partecipare alle campagne di prevenzione, assistenza d’urgenza nelle zone disagiate, prescrivere piani terapeutici, prescrivere direttamente i farmaci salvavita per una immediata terapia d’urgenza, somministrare farmaci per le urgenze, essere dei pronto soccorsi d’urgenza”.
“Inoltre, è stato accolto un emendamento a mia prima firma che contribuisce a rendere il Ssn più efficiente: l’istituzione di un fondo per la riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso. Un fondo con una dotazione pari a 3 milioni di euro. Le risorse sono destinate all’incentivazione dell’acquisto, da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, di servizi o soluzioni digitali per la gestione automatizzata degli appuntamenti, la comunicazione con i pazienti e l’effettuazione di prestazioni base di telemedicina, quali la televisita. In media 3 ricoveri su 10 si sarebbero potuti evitare con una migliore presa in carico dei pazienti e il 20% dei ricoveri impropri in pronto soccorso è di natura sociale più che sanitaria. Una comunicazione sanitaria digitalizzata consentirebbe una riduzione degli accessi impropri al pronto soccorso, assicurando interventi e prestazioni necessari a chi ne ha veramente bisogno – conclude –. Così facendo, si allenterebbe la pressione che grava sulle strutture ospedaliere favorendo lo smaltimento delle liste di attesa”.