Il ddl Enti locali, nell’ambito dello stralcio del ddl 738, è pronto a sbarcare in aula.
Terminato l’iter all’interno delle Commissioni, il tema degli Enti locali nelle prossime settimane riapproderà a Sala d’Ercole. E’ infatti arrivato nella giornata di oggi il via libera dalla Commissione Bilancio, presieduta da Dario Daidone. Dopo il parere favorevole, il testo è tornato in Commissione Affari Istituzionali, guidata da Ignazio Abbate, dove ha ottenuto anche l’ultimo lascia passare, con 5 voti favorevoli e 4 astenuti (PD e M5S).
Qualcosa però è variato proprio nella giornata di oggi. Nel corso della seduta in II Commissione, svolta con la presenza dell’assessore al Bilancio Alessandro Dagnino, i toni sono stati distesi, anche se qualche pezzo della norma è stato perso per strada. Alcuni articoli che necessitavano di copertura finanziaria sono stati bocciati a causa della mancata disponibilità. Unico a fare eccezione è l’articolo 14, riguardante il tagliando antifrode. Per il tagliando, che sarà introdotto anche per le elezioni comunali, sono stati previsti 15mila euro.
Tra le escluse vi sono le norme che riguardano la formazione degli amministratori e dei consiglieri comunali e in materia di personale stabilizzato. Sono stati invece ridimensionati l’articolo 9 sui Comuni in dissesto finanziario o con piani di riequilibrio finanziario, con la cancellazione del comma 2, e l’articolo 10 sulla digitalizzazione degli archivi documentali degli uffici tecnici comunali della Regione, dove viene meno la spesa prevista di 500mila euro da parte dell’assessorato alle Autonomie locali e della funzione pubblica da destinare ai Comuni per avvalersi di supporti tecnici.
Riscritto completamente invece il capitolo riguardante il trasferimento dei tratti di demanio idrico fluviale, il quale originariamente comprendeva anche il demanio marittimo, depennato nella nuova versione che vedrà luce in aula. L’emendamento prevede che gli areali dei fiumi e dei corsi d’acqua, su richiesta, possono passare nella possibilità di gestione dei Comuni interessati.
Più controversa invece è stata la discussione dell’articolo 20, l’abrogazione della norma sulla proroga dei revisori dei conti nei Comuni in piano di riequilibrio da parte della giunta comunale. Dagnino e la Commissione, in questo caso hanno intrapreso trade diverse. Nonostante il parere contrario dell’assessore, la Commissione ha comunque dato il via libera per il mantenimento dell’abrogazione della norma che era stata approvata.
Una volta incardinato in aula il ddl, la partita sugli Enti locali entra finalmente nel vivo.