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A una settimana dalla rapina subita dal “Malox“, uno dei pub più noti del Centro storico di Palermo, Legacoop Sicilia e i soci di Coop Alleanza 3.0 hanno voluto lanciare un segnale di vicinanza e solidarietà donando oggi 18 bottiglie di vino siciliano ai proprietari del locale.
Tre ragazzini si sono introdotti nel locale di Piazzetta della Canna, forzando una finestra e rubando 500 euro in contanti, circa 70 bottiglie di alcolici e superalcolici, oltre all’hard disk della videosorveglianza.
“Abbiamo voluto manifestare il nostro sostegno – spiega Carmelo Greco, di Legacoop Sicilia – per dare un segnale di solidarietà, dopo il vile gesto che ha subito il locale, nel segno del mutuo soccorso e nel supporto reciproco che caratterizza la cooperazione. Il Malox è uno dei locali più noti di Palermo, ma anche nostro socio da tanti anni. Un luogo di aggregazione sociale, di bellezze e socialità“.
“I soci di Coop Alleanza 3.0 ci tenevano a essere presenti con questo piccolo gesto di solidarietà – ha aggiunto Agostino D’Amato, presidente del consiglio di zona Sicilia Nord dei Soci Coop Alleanza 3.0 – tenendo fede all’obiettivo della cooperativa di sostenere il territorio, soprattutto in questo periodo difficile per la ristorazione. Speriamo che la pandemia finisca presto e il Malox riesca a ripartire anche grazie a questi aiuti“.
Neppure l’emergenza Covid, il coprifuoco notturno e lo stop alla movida hanno fermato gli episodi di microcriminalità nel Capoluogo siciliano. Ma grazie alla solidarietà di associazioni, colleghi e ai soci Coop si può reagire. Intanto le forze dell’ordine hanno recuperato parte della refurtiva, e le indagini proseguono.
“Ringrazio Legacoop Sicilia e Coop Alleanza 3.0 per il gesto solidale – dice Turi Vasques, uno dei titolari del pub rapinato –. Questi sono segnali simbolici enormi, che ci danno la forza di ripartire. Soprattutto in questo momento difficile per l’emergenza Covid non ci aspettavamo questa catena di solidarietà. Abbiamo ricevuto tante mail, messaggi e chiamate per sostenerci. Probabilmente abbiamo “seminato” bene. È la chiusura di un cerchio che ci dà fiducia e ottimismo per il futuro“.